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Una sala di disegno del modello offre uno spettacolo veramente nuovo e singolare; non l'avevo veduta mai nemmeno dipinta, e il vederla in natura, mi persuase che potrebbe dare argomento ad un bel quadro di genere. In una squallida sala il modello, sia uomo che donna, sta immobile come una statua, su di una specie di piedistallo. Intorno a lui seggono i disegnatori disposti ad anfiteatro, e talvolta salgono ad un centinaio, appartenenti a tutte le nazionalit

I magistrati, i savii, gli anziani del popolo, che seggono nelle tribune laterali, si levano in piedi, si scoprono il capo... Le porte del tempio si spalancano. I sacerdoti preceduti dal gran Levita si schierano sulla gradinata, giungendo le mani in atto di preghiera.

Frattanto, dietro le nostre spalle si vanno agglomerando nuovi spettatori. Un uomo di circa trent'anni, sparuto nel volto, coi capelli lunghi e ben pettinati, cogli abiti alquanto luccicanti sotto le maniche, si è collocato a fianco delle matrone, divorando cogli occhi una delle giovinette che seggono al nostro lato. Tre o quattro giovinetti superano la barricata d'un salto, volgono saluti a destra e a sinistra, chiamano a nome i vicini e i lontani, e si studiano di attirare l'attenzione delle donne colla vivacit

Le vecchie matrone seggono gravemente agli scrittoi. Donna Transita, l

Martino Bruscoli da il segnale; seggono: il vecchio babbo a capo di mensa, Donato accanto a Costanza ed in faccia al... fante di picche. Ah! chi gli avrebbe detto allora che la partita formidabile doveva andare a finire così!

Egli le guardò le mani sottili, distese sulle ginocchia con quella compostezza delle fanciulle quando seggono in chiesa. Ti chiami Tina? incominciò prendendole una mano. . Me lo ha detto quella donna: chi è? Mia madre. E alzò la faccia: allora egli credette di capire che quegli occhi avevano pianto. Tua madre, ripetè: ma scusa, quanti anni hai? Interrogava così a caso, tanto per parlare.

C'è, a un posto di Mezzocannone, presso un caffettuccio, ove si giuoca a carte, una bottega di ricamatrici. Intorno al telaio, come attorno al una tavola, seggono quattro o cinque povere ragazze, curve sui ghirigori d'argento o d'oro, sui cuori di seta cremisina, sui fiori dai pistilli di conterie luccicanti.

Gli ebrei seggono nel loro tempio, davanti al loro Dio col capo coperto dal cappello o da una berretta, quasi fossero pari d'Inghilterra, o si trovassero alla borsa. Regna la più perfetta disinvoltura nel canto e nella preghiera; ognuno canta quando vuole, o chiacchiera col suo vicino. Il primo cantore sta davanti al coro.

Essa si era ritratta nell'ombra dove seggono le madri, dagli occhi miti che nessuno guarda, dalle bocche dolci che nessuno bacia, dalle mani bianche che benedicono e rinunziano.

Rafele e Cicciariello, seduti sulle tavole di un letto, giocano a carte e fumano. Federico 'o pittore e Totonno seggono sulle tavole di un altro letto: il secondo stende il braccio destro denudato e il primo glie lo va tatuando con un ago e col nerofumo. Il ragazzo Luigiello, accosto ad essi, osserva curiosamente l'operazione.