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Mia madre, all'atto di allontanarsi, chiese al Levita se di nulla abbisognasse. «Troverò il mio posto per riposarmi riprese quegli, e accennando al compagno che si appoggiava alla muraglia per sorreggersi, ci fece comprendere che la nostra presenza cominciava a divenire importuna. Ci avviammo per salire agli appartamenti superiori.

Era la voce del suo compagno di espiazione, di lui che lo aveva sorretto per cinque anni sul cammino del dolore; del giovine levita che portava il nome di Fratello Consolatore. La parola, l'aspetto di quell'amico produssero nell'anima dell'Albani una reazione benefica. Tu qui, fratello! esclamò l'Albani volgendosi al Levita, e gettandogli al collo le braccia.

I magistrati, i savii, gli anziani del popolo, che seggono nelle tribune laterali, si levano in piedi, si scoprono il capo... Le porte del tempio si spalancano. I sacerdoti preceduti dal gran Levita si schierano sulla gradinata, giungendo le mani in atto di preghiera.

E troppo presto hai cominciato a disperare soggiunse amorevolmente il levita. I conforti che io ti posso offrire derivano sempre della medesima sorgente, dalla fede nello spirito del bene; i consigli saranno ora come sempre quelli della ragione e della legalit

Egli volse al Levita un'ultima occhiata piena di ironia e uscì dalla stanza seguito dagli alunni. Giunto nella via, il Virey fece salire nella sua volante il custode della Villa, e scambiate sommessamente alcune parole con lui, ordinò al conduttore di dirigersi alla piazza dell'antica cattedrale. Una casa di Immolate.

E l'uomo che parlava di tal guisa, posò la mano sulla spalla del condannato: e questi rianimandosi, levò di nuovo lo sguardo, e vide un giovane levita, coperto di bianche vesti, che con affettuosa pazienza si adoperava a rimuovergli le catene. Coraggio, fratello mio! proseguì il sacerdote... Voi mi chiamate fratello? mormorò l'Albani ricurvando la testa.

Dai maledetti avelli Balzan gli eroi; splendono al Sol gli acciari; Quei che avversi morîr, sorgon fratelli: Arde la pugna; stride L'Arpía de l'Istro; dai venali altari L'irto Levita invan s'adopra e freme... Viva il Sabaudo allòr; vivan le fide Schiere dei nostri eroi, Viva tu pur, che a noi Desti i tuoi prodi, e a noi vincesti insieme! Dove sei tu?

Noi li cantiamo a noi stessi soltanto, E all'ultimo levita siamo eguali, Che, derelitto nel suo tempio santo, Celebrer

Un orribile uomo! disse il Levita, guardando verso la cancellata del giardino. Ebbene... quel terribile nano... quel mostro... in un momento di esaltazione amorosa... mi avrebbe promesso... Vi avrebbe promesso?... Di restituirmi la mia creatura a patto che io infranga i miei voti, a patto ch'io mi sacrifichi a lui per tutto il resto de' miei giorni.

Io ti ringrazio, fratello! rispose l'Albani, dopo aver sfogato sul petto del levita la piena delle lagrime io ti ringrazio!... Ebbene!... Vediamo; quali conforti, quali consigli puoi tu offrirmi? Vedi!... Io mi era affidato alle tue promesse... Io aveva contato sulla giustizia di Dio... ed anche un poco sulla giustizia de gli uomini!...