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Dopo lungo dibattimento si decise di porre prima a partito il progetto della commissione, il quale, qualora non fosse accettato, poteva mettersi alle voci il progetto del duca di Lodi, e cosí le modificazioni proposte. Il conte Dandolo fece istanza che ciascuna delle proposizioni subisse lo sperimento dello scrutinio segreto per via di ballottazione. Il conte Presidente si rifiutò, avendo ordinato che i singoli dassero apertamente i loro voti per alzata in piedi e seduta, e con tal metodo la massima parte dei Senatori approvò le considerazioni e gli articoli dalla commissione proposti. Il solo terzo articolo subí la seguente modificazione, proposta dal conte Moscati, e redatta dal conte Mengotti: «Li deputati saranno incaricati di presentare in quest'occasione alle AA. PP. li sentimenti di ammirazione del Senato per le virtú del principe Viceré, e della sua viva riconoscenza per il di lui governo» (Allegato lettera C). Qui fu che gli individui del contrario sentimento, e sopratutti il conte Vaccari, si diedero a declamare fortemente contro l'ingiustizia e l'ingratitudine del Senato. Tacquero gli altri, ed ognuno si fece un riguardo di non dar luogo a contestazione in quest'argomento. Chiese la parola il conte Luosi, ed espose che, sebbene non si potesse piú proporre il progetto del duca di Lodi, come contradetto dall'altro adottato, pure gli sembrava che non fosse in opposizione con questo l'articolo redatto dal conte Prina, sul dritto eventuale del principe Eugenio. Domandò ed ottenne di interpellare su di esso la volont

Hai fatto benissimo; ma che effetto produsse su tutti quanti la notizia della salvezza, qui del nostro Manfredo? Non poteva essere che un solo effetto, quello di una generale esultanza, e mi fece grandissimo piacere. Quest'occasione sarebbe buona per cominciare a far qualche cosa, ed io sarei di avviso, Manfredo, che tu oggi stesso ti dessi a conoscere a tutti costoro.

Racconteremo a suo luogo quel che avvenne in quest'occasione; diremo intanto che il processo contro il signore di Perugia durava gi

Donna Vincenzina e Massimo, occupati nei preparativi del loro matrimonio si scusarono e approfittarono di quest'occasione per far una corsa a Genova a finir certe spese. Flora rimase quel giorno sola a custodire la casa e a preparare la cena.

Il senator Barbarigo, il quale, per essere uno de' più anziani de' senatori, era quello per lo più a cui si rivolgeva l'attenzione de' suoi colleghi allorchè trattavasi determinare alcuna cosa, quando fu in segreto interpellato intorno all'opinione sua, non fece altro che alzar le spalle, e far quell'atto di chi non ha ancora fermo il suo partito, e quando sentì com'era concorde l'opinione publica per Candiano, ed anche fra gli stessi suoi colleghi, e che dopo una lunga discussione i due terzi de' voti furono per l'ammiraglio, non disse mai parola favorevole contraria, e da cui potessero trapelare i suoi pensieri; essendo però assai conosciuta la cattiva disposizione dell'animo suo rispetto a Candiano, ognuno dovette credere ragionevolmente ch'egli anche in quest'occasione, come sempre, avrebbe dato il voto contrario.

Non mi basta, proruppe l'altro. Quest'occasione che si presenta, sono anni ed anni che l'aspetto. Ho lavorato per farla nascere, per potermene giovare, con intensa tenacit

Egli era tra i gaudenti, come dicevano i minatori, e non poteva chieder nulla per conto suo. Ma reso cieco dalle sue passioni, spingeva gli altri in una via a capo della quale c'era un abisso che avrebbe ingoiato anche lui. S'era vantato con Maria di non essere ipocrita, e fino allora non era parso mai tale; ma la sua condotta in quest'occasione smentiva le sue parole e i suoi precedenti.

Prendo anzi quest'occasione per ripetere ch'io qui non scrivo un romanzo col suo principio, col suo mezzo, col suo fine, colle sue cause, il suo sviluppo e le sue conseguenze, e tutte le belle cose che si leggono nei trattati di estetica; ma bensì raccolgo impressioni di scene e di fatti, sensazioni di luoghi e di persone in cui mi sono scontrato e che, per un mero effetto del caso convergeranno, se mi si presta attenzione, a far cornice utile se non anche necessaria al soggetto doloroso che è la ragione di essere di questo studio.

Nell'epistola, modello di stile affettuoso e patetico, da lui diretta in quest'occasione al conte Leonardo, egli si permetteva anche di dar quei consigli che gli erano inspirati dalla molta esperienza e dal grande amore per la illustre famiglia. Condurre una vita regolata, ridur le spese ai minimi termini, vendere quello che era ancora vendibile, eccetera, eccetera.

Colgo quest'occasione, intanto, per pregarvi, anche a suo nome, avendomene egli dato speciale incarico, di consigliare a tutti la calma più assoluta. Come vedete, sono moti dovuti alla fame ed all'influenza dei partiti locali, non agl'ideali, e il Fascio dei lavoratori di Catania non può che sconsigliare moti incomposti. Compagni, Siate calmi!