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Non posso onestamente sostenere che i giudici di Parma non sieno stati efficaci cooperatori di una tal vendita, amichevoli collaboratori del Notari. Ma dico anche (senz'alcuna amarezza, perchè Marinetti non ha un gran bisogno di vendere): questo libro potete assolverlo, caso mai, tranquillamente, perchè non sar

Ma il Tribunale di Parma avete cambiato un po' d'opinione alla Procura del Re di Milano? ha ben giudicato, ha fatto benissimo ad assolvere? Perchè? Forse perchè in quel libro non si dicono delle cose crude? L'ho difeso io assieme con altri colleghi, l'ho difeso con la coscienza di difendere una causa giusta, sono stato felice dell'assoluzione di Notari; ma badate bene che quel libro contiene delle grossissime porcherie; e con la vostra teoria del dolo costituito esclusivamente della coscienza di dire porcherie avrebbe dovuto essere condannato. Avete letto «Quelle SignoreNon lo avete letto? E, se non l'avete letto, perchè ne dite bene? perchè dite che il Tribunale di Parma doveva assolvere? Se l'avete letto, come potete sostenere il dolo contro il Marinetti, quando, proprio per la ragione dell'intenzione considerata all'infuori della coscienza di dir cose offensive della morale e del pudore, il Tribunale di Parma ha assolto il Notari? Aut aut; o parlate di quello che non sapete, e lodate «Quelle Signore», nella speranza che qui non si possa commentare la sentenza che lo ha assolto; o sapete esattamente quello che dite, e all'assoluzione di Notari, per gli stessi argomenti che voi approvate, dovrebbe conseguire l'assoluzione di Marinetti, su richiesta vostra. Infatti, perchè Notari è stato assolto? Perchè, rappresentando un postribolo, non poteva mica inscenare delle donne oneste, doveva per forza muoversi fra quelle che si dicono donne di piacere, forse perchè loro non ne provano affatto e ne danno poco anche agli altri. Ma, signor rappresentante il P. M. (non potete contraddirmi, perchè il Tribunale non lo permetterebbe, ma ne parleremo poi, da buoni amici), se assolvete nella vostra coscienza il Notari, gi

Allora gli araldi, o vocatores, come chiamavansi, si volsero prima ai gentili e dissero: O gentili, per cui fatto S'è il negozio del riscatto: poi ai Giudei: O giude', per cui sciupato Ha il Signor parole e fiato, Come attestano i rabini, I notari e gli scabini! Storpi, dritti, grassi e secchi Cantiam gloria al re del becchi.

Il Luciani, poichè ebbe tentato invano di far comparire Beatrice davanti al suo tribunale, si recò in compagnia dei colleghi e notari al carcere della desolata, e ne raccolse lo esame; col quale, scolpando in tutto e per tutto la matrigna ed i fratelli, ella attirava sopra di se il misfatto, dichiarando come nulla avesse in se di premeditato, sibbene avvenisse per moto improvviso dell'animo, commosso dalla immanit

La famiglia dei Lysbak, la più antica di Gressoney la Trinité, è imparentata con tutti i centoottanta abitanti del paese, i quali d’altronde maritandosi pressochè sempre fra di loro formano una tale aggrovigliata matassa di parentele da perderne la testa gli avvocati, i procuratori, i giudici ed i notari.

Seduto davanti ad una lunga tavola, avendo dall'uno e dall'altro lato due notari, e alla sua presenza schierati tutti gli arnesi della tortura, lo egregio vicario ostentava la fierezza di Scipione Affricano, che monta al Campidoglio in mezzo alle insegne dei popoli debellati.

In mezzo, alla destra del trono, un banco coperto di panno scuro per gli auditori di Palazzo e della sacra Ruota criminale presieduti da straordinario presidente, sendo caduto infermo il Luciani: dalla parte opposta un banco pari pel procuratore fiscale, con parecchi cancellieri e notari: per traverso un terzo banco destinato pei difensori.

I notari gli mostrarono la procedura, che in breve conobbe; prima, perchè si trattava di cose consuete in cui si era versato tutta la sua vita; e poi perchè allora, più che ora, i processi così criminali come civili, forte si assomigliavano alle ostriche pescate a luna scema; di cui, gittati via i gusci, egli è bazza se rimanga tanto da bagnarti la bocca.

A Milano, confido la mia sicurezza nella vittoria prossima, grandiosa, all'amico Notari, geniale patriota, instancabile, fattivo. Con lui assisto a una assemblea interventista. Piccolo teatro gremito. Sono sul palcoscenico.

Adesso torniamo al Vicario. Egli giunse ansante, bagnato di sudore alla vicarìa: si pose a sedere con il Collaterale al fianco, notari, e copisti; fece rientrare sbirri, valletti, carnefice, e vittima, che fu portata a braccia col capo spenzoloni giù come ubbriaco.