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Quindi l'amore umano ricominciò fra la vergine e il cavaliere entro un quadro più giocondo, ma con tutte le nostalgie dell'amore divino, per diventare a poco a poco il nostro amore moderno nella tragedia anche più inconsolabile di non poter essere casto, e di pretendere dal contatto delle carni quella fusione, che solo lo spirito può realizzare in stesso.

I miei amici cantavano intorno al dottore l'inno della burla futurista: Irò irò irò pic pic Irò irò irò pac pac Maa gaa laa Maa gaa laa RANRAN ZAAAF Uccidevano così le nostalgie. Alla vigilia di una grande offensiva nemica i combattenti italiani dovevano spesso subire una ben più pericolosa offensiva; l'offensiva dei Ricordi Amorosi.

Lo trovarono insieme, questo nome. Nelle sere di estate, presso la terrazza carica di gelsomini odoranti, essi avevano letto l'una accanto all'altro, con le teste che si toccavano, il libro di Pierre Loti: Japoneries d'automne. Era anche un ufficiale di marina, lo scrittore, e aveva lasciato nella patria delle persone care, eppure aveva amato il paese delle donne piccoline, degli uomini gialletti e delle casette che chiudono e si aprono come uno scatolino di domino. E il libro era anche così triste, poichè le due nostalgie vi formavano un insieme di tristezza; e Luisa e Paolo, talvolta, si fermavano, guardandosi, colpiti dalla medesima malinconia. Si amavano un poco, ambedue: ma non lo dicevano e ciò sembrava loro anche più delizioso, in quella libert

Mi dirigo verso l'autocarro dicendo a Squilloni: Bordello! Ultimo rifugio del cuore! Certamente, risponde Squilloni, il bordello è la soluzione sintetica di tutti i problemi dell'Amore. Credo che avrete finalmente sconfitto tutte le offensive delle nostalgie sentimentali. No, non ho pensato all'amore. Ho ideato invece l'architettura del mio nuovo libro che sar

In un terribile incubo, a un tratto, l'orchestra si gonfiò come dorso di balena, fra uno scorrere diffuso di amare nostalgie... Allora, gigantesche brenne presero a inerpicarsi per la china d'un calvario esecrabile, intimo calvario che s'erge nella mia carne!... Scalpitavano nel mio sangue, le fantastiche rozze, arrampicandosi per la salita del mio passato... Le loro groppe montuose, scheletriche, crocchiavano come colossali panoplie.

Vissi un tempo in una bella oasi... Riprendendo accuratamente la medicazione della piaga. Tanto bella, che il mare se ne innamorò. Per sedurla, il mare perfezionò le sue musiche vegetali, imitò l'immane intrico degli alberi e delle liane, con un aggrovigliamento di vele e di cordami che avevano per frutta marinai salutanti, e per foglie le loro garrenti nostalgie.