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Sanseverino impallidì, nonostante la sua disinvoltura. Carezzò nervosamente il suo mustacchio sottile: ...gi

Vi era un ritornello, che egli pronunziava sempre, nervosamente, a traverso i suoi racconti scuciti; un ritornello che rivelava l'attossicamento della sua vita, in tutte le sue più pure sorgenti, l'avvelenamento crudele di un sangue giovane e di un'anima, resa inetta a vivere e incapace di morire così. Il ritornello: Che veleno mi avete dato, che veleno!

Vieni con me! Vieni con me! E quando furono innanzi un buon tratto, nascosti, celati nel bosco, essa si fermò, lo guardò.... lo guardò.... Improvvisamente si tolse la rosa appassita nel calore, nell'odore del suo seno palpitante.... gliela schiacciò sulla bocca.... poi gli buttò le braccia al collo stringendolo, baciandolo, nervosamente, furiosamente.

Il desinare era ghiottamente casalingo, e se è vero che l'appetito sia il miglior condimento delle vivande, io dico che non furono mai vivande meglio condite di quelle della mensa del baritono Tallini. Il quale però, checchè dicesse e facesse, mi sembrava meglio un uomo nervosamente di buon umore, che un mortale baciato in volto dalla felicit

Nancy sorbì nervosamente il thè, tanto per attenersi al suo programma. Poi tentò di riposare. Ma non le fu possibile dormire. Alle quattro e mezzo il biglietto che doveva essere mandato alle otto meno un quarto era gi

Dobbiamo essere noi?.... Noi due soli, i padroni del campo? Il Brunetti rimaneva muto; ma si vedeva la sua mano muoversi nervosamente nella tasca dei pantaloni. Dunque? Dunque, che cosa? o no? Intanto.... io non so nemmeno di che si tratta! rispose il Brunetti con un'alzata di spalle.

Si afferrava l'altra, nervosamente, al margine del soprabito, come se volesse tirar giù il panno stinto. Finita la musica il vecchietto levò il capo; sorrideva. Me gli trovai faccia o faccia; egli seguitava a sorridere, seguitava ad armeggiar con la mano, mormorando l'ultima frase musicale, solenne. Mi feci animo e gli chiesi: Scusi, chi c'è qui dentro?

Lalla non sapeva più che rispondere, e tormentava nervosamente le stecche del suo ventaglio; Maria, temendo di essere stata un po' dura, si avvicinò a Lalla e, dopo averla abbracciata, mentre con una mano le accarezzava i bei capelli, le domandò con un'espressione piena di dolcezza: Senti, carina mia, tu non ci tieni molto alle visite del Vharè?... No.

Nell'improvviso eccitamento, ella scompigliò con mano distratta la fine aureola dei suoi bei capelli biondi, strinse nervosamente il laccio d'oro che le serrava alla persona la sua vestaglia di lana color avorio e fece l'invocazione suprema, cioè chiamò la cameriera.

Nora indovinò; indovinò, lesse nell'occhio cerulo e buono l'ingenuo terrore, l'orrore, le ansie più profonde, più nascoste, tutto il turbamento di quell'anima, di quell'uomo. ! ! bisbigliò torcendosi le mani nervosamente, con un atto che esprimeva lo spasimo, lo strazio più atroce, il ribrezzo, e insieme una desolata attitudine di vinta: ! ! Il Kloss!