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Soggiunse come solo ei seguendo i consigli del cuore, mai non si sbigottiva all'incostanza della sorte o al rumor de' perigli: Sempre io gli ebbi al tergo, e per quanto fieri mi minacciassero, non giunsero a prostrarmi giammai, e che il mio cuore era unicamente acceso da sentimenti d'onore: potranno ora atterrirmi, ora che dovere, gratitudine, amore, amore che per te mia liberatrice e sposa altamente intendo, a te mi stringono, fia che umana forza mentre io viva giunga a dividermi giammai... Se pur te move come innanzi, eguale affetto per me, cessa dall'inutile preghiera: mi cruccia, m'irrita, e quasi mi desta l'acerbissimo dubbio che poco t'importi di avermi vicino,... o ti pesino le mie cure.

«Del resto, la mia povera persona è il meno, e voi sapete ch'io non vado in cerca di panegirici. M'irrita solo il veder disconosciuto dai nostri vicini d'oltralpe il risveglio scientifico del nostro paese. «Fraternamente, come sempre, Vostro ALBERTO VAREDO». Il professore piegò il foglio e lo ripose in una busta gi

Il popol s'ode ciò minacciare; e la minor fia questa di sue minacce: a Ottavia altro marito sceglier pretende, e che con essa ei regni. Sta il trono in lei; tu il vedi. Or, ch'io ti lasci scambiar Poppea pel trono? Ah! Neron, prendi l'ultimo addio... NER. Non piú: troppo m'irrita...

Sotto i fumi volanti, le colline leggiere trotterellano.... Una roccia impennacchiata sembra pavoneggiarsi in parata.... E quella valle m'irrita coi suoi lamentosi muggiti di macello!... La polifonia dei gas e dei piombo. Laggiù si trasloca.... Chi dunque pianta chiodi in pareti di legno troppo secco?... Pazzi martelli. Innumerevoli picchiotti che traforan di colpi le porte.

Colui che irride al Maggio non n'abbia mai speranza. Volete più lontano? Questo suono m'irrita. Ecco, laggiù c'invita fiorito il melagrano. L'arbore è avvelenato. Io so la sirventese più bella e più cortese Scendiam dunque sul prato.

Gesù, prendimi teco in Paradiso, O tempra la tristezza che m'irrita, E rasserena di mia madre il viso: Fa ch'ella trovi ad allevarmi aïta, Fa che deserto io non mi strugga tanto, Fa che un po' d'allegrezza orni mia vita. Se ad altri bimbi io respirassi accanto, E non sempre gemessi, e qualche mano Söavemente m'asciugasse il pianto,