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Il giorno in cui la Teobaldi si decise a varcar la soglia di casa De Carolis quel giorno avverso ad Adolfo Gianella Loredana fu contenta da non trovar parole per esprimersi. Partita appena Clarice, la fanciulla corse nella cameretta dove sua madre stava ricamando la quattordicesima fogliolina in seta verde, e infantilmente si mise a ballare. Ebbene, Lori, che hai? domandò Emma stupita.

Diede un lungo sguardo di malinconia a quelle nozze verdeggianti, un lungo sospiro a quelle ricordanze amarissime; spiccò una fogliolina d'edera, in forma di cuore, poi un'altra, e le ripose ambedue tra le faccie del suo taccuino; quindi si lasciò andare sul sedile, spossato di membra e di anima, senza volont

Trassi una vecchia lettera, vi raccolsi ad uno ad uno i poveri petali dispersi. Ella mi guardava la mano senza dir niente e solo dopo alcuni momenti mormorò: Cosa fa? Non potei rispondere, continuai a raccoglier le spoglie della rosetta ed ella non mi interrogò più. Una fogliolina era caduta sul pavimento. Violet si chinò a raccoglierla e me la porse. Povera rosa! diss'ella.

La gara del lusso impelagava in ispese che non trovavan compenso nelle entrate ordinarie e sicure. A molti patrimonî si dava fondo senza smettersi dallo spensierato ed improvvido sperpero, che a fatale rovina avea condotto famiglie per censo rinomate. Il regio Archivio di Stato in Palermo pullula di processi giudiziarî, che accusano vecchi spenderecci e giovani dissipatori, dal primo all’ultimo orgogliosi di un nome onorato che non seppero illustrare, e di un casato alla cui corona non curarono di aggiungere il verde d’una fogliolina. Accanto a patrizî venerandi e benemeriti, che la gloria più bella riponevano nel ben fare per la patria pel lustro edilizio, pel sollievo dei miseri, per le istituzioni di carit

E codesto fece per gli uomini come per le donne ch'erano con noi, e ad ogni oracolo erano esclamazioni e risa e commenti. Quando disse il mio nome, io che me ne stavo a due passi con Vittoria, tesi l'orecchio, e sentii battermi il cuore ed accelerarsi il respiro, come se si agitasse una quistione vitale. Sull'ultima fogliolina, cadde la parola «mi burlaOh mi burla! esclamò, è una impertinenza!