United States or Haiti ? Vote for the TOP Country of the Week !


Passava e ripassava, distratto, le dita nella tigrata pelliccia elettrica. E se all’improvviso usciva a dire una delle sue memorabili frasi, pareva ne avesse estratta l’ispirazione dalla taciturna sapienza dell’idolo felino dagli occhi verdi. Infinite cose di bellezza lapidaria egli disse così, sospeso fra il sogno e la realt

Nella sua bellezza bionda e rosea spiccava il tipo conosciuto degli oppressori, un tal po' dilavato nella tinta, ma grazioso per la finezza dei lineamenti, che poi, col crescer degli anni, per quella medesima finezza, fors'anche per le basette ispide e folte sotto un naso troppo piccolo, prende qualche volta un aspetto felino.

Era trascorsa una mezz'ora: quando la povera Fathma tornò in . Riaprì gli occhi strambasciati e roteanti in un cerchio di sangue, si raddrizzò con impeto felino addossandosi contro il ruvido tronco del tamarindo e si guardò attorno con un misto di spavento, di ansiet

Un gattone soriano accovacciato, con il muso fra le zampe anteriori, l'atteggiamento felino da predatore, spiava inutilmente il saltellare di alcuni passeri arditi e pronti al volo. Alcune cicale stridevano al sole la loro canzone monotona; da oziose. Lucia entrò nella chiesuola deserta, illuminata da una semi-luce rossastra.

La detonazione non era ancora cessata che il felino faceva un salto di quindici piedi ricadendo poi su un fianco. I giall

Era qualche cosa di strano, di fantastico, di terribile, il vedere quelle due donne assetate di vendetta, cieche pel furore, illuminate dai pallidi raggi lunari, avanzare con salti da felino, stringersi vicendevolmente e cercare tutte la astuzie, tutti i mezzi possibili per iscannarsi. Parevano proprio due tigri che volessero divorarsi.

Che pensava ella? La sua fronte era pur sempre tenue e pallida come un'ostia. Cadeva forse su lei un'altra ombra, oltre quella della sera? Io vedevo Raimondo: non più in forma del fanciullo perverso e felino dagli occhi grigi ma in forma d'un corpicciuolo rossiccio e molle, a pena a pena respirante, che una lieve pressione poteva far morire.

Ella non conosceva altro destino. Amava il freddo balenar scultorio del gesto operatorio, il sangue in getto e l’ulular felino, e l’acre odor dei corrosivi, e i tersi bendaggi, freschi come baci santi su piaghe fumiganti, e il

E ancor nel sogno l’accarezzi, come ne gli spenti crepuscoli di pace, quand’ei, lupatto indomito rapace, scarno fra l’ombra de le flave chiome, ti chiedeva, col grigio occhio felino pieno di lampi, una storia di re. Tu tremavi