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Essa aveva molta fede, molta immaginazione e i moccoli di Drollino nascevano così fitti, così smozzicati fra i denti, che la credula governante, udendoli, non li capiva e sorrideva benevolmente osservando quanto i nostri differenziano dai dialetti della sua nativa natura e verde Erinni. Certo è che i moccoli di Drollino erano d'una specie affatto particolare.

Distrutta l'esistenza politica indipendente, non distrutte cacciate le schiatte di lei, molte leggi, molte usanze ne rimasero per parecchi secoli; molto sangue nelle vene, molte parole nella lingua e ne' dialetti di quasi tutta Italia fino ad oggi. E ne rimane il nome ad una grande, bella, buona, ricca provincia italiana, or suddita imperiale e reale austriaca. Coltura.

Allora riprese la sua maestosa imponenza: si fermò apposta sul portone a discorrere col Perego, che pareva impicciolirsi, e si ficcava il cordoncino dietro l'orecchio nervosamente, poi entrò nel palazzo. Si sentivano grida di minaccia, di beffa, gli improperi più strani, nei diversi dialetti: Bagolon del luster! Vajana! Camorrista! Andâe l

La prima colonia dei reduci da Babilonia era contornata da Moabiti, Ammoniti, Arabi, Samaritani, Fenicii, Siriaci e da altre nazioni che o parlavano una stessa lingua, o dialetti affini, quindi era impossibile ad evitarsi il contatto colle medesime. Si contrassero matrimonii scambievoli; gli Ebrei diedero le loro figlie agli stranieri, e presero mogli da loro.

Adunque, non fu se non contemporaneamente o poco dopo agli italiani poetanti nei dialetti francesi, che, ora i medesimi, or altri scrissero ne' dialetti, cioè, piú o meno, nella lingua comune d'Italia.

Curiosa è questa vallata per la confusione di favelle che vi si odono, dal francese al tedesco, con tutte le gradazioni intermedie di dialetti. Due delle escursioni più belle da Gressoney, sono la salita al Granhaupt, per la sua vista sul Monte Rosa, e l'escursione al Grand Plateau sul ghiacciaio della Lys, molto interessante.

Tra questa folla in cento abiti, dalle foggie date dalla nostra Chaillon alle vestaccie affagottate delle alpigiane tirolesi, tra il sonare di otto o dieci lingue e la babele di cento dialetti, fra il va e vieni delle carrozze, il tempestare delle unghie degli asinelli, e gli inviti: paron! paron! paron! io non so dirvi chi sono e dove sono i Recoaresi.

Per questo sentii poi dire da molti catalani: "Eh! tra la vostra lingua e la nostra c'è poca differenza!" Sfido io! Potrebbero anzi dire quello che mi disse con un tuono di benevola alterezza un corista castigliano, a bordo del bastimento che mi portava cinque mesi dopo a Marsiglia: La lingua italiana è il più bello dei dialetti che si sian formati dalla nostra.

|Grisostomo|. Ve lo desidero, perché siete gente di garbo. Sir Jones, pratichissimo della «lingua sanscrita» e de' dialetti di essa, ed assistito dal suo maestro, il pandito Rámalòchan, tradusse parola per parola in latino la Sacontala, e poscia rifece quel suo lavoro in prosa inglese e lo pubblicò. |Uno de' lettori|. È stampata anche la traduzione latina? |Grisostomo|. Signor no.

Non pretendo con ciò di menomare d'un pelo la reputazione di alcuni «romanzi» in dialetti municipali; perché, parlando di letteratura italiana, non posso aver la mira che alla universale d'Italia .