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Ma lei non ne ebbe sollievo; chè il sudore le si diacciò subito sulla pelle e un lungo brivido la scosse tutta. Un passo greve fece scricchiolare la scaletta che dalla cucina metteva in camera per mezzo di una bòtola. La testa grossa e le spalle curve di Pietro apparvero quasi subito sopra il livello del pavimento.

Ecco Clemente VII: di lui nei nostri libri favellammo assai; molti storici lasciarono minuta descrizione della sua indole: come Medici si versò nelle lettere; assai si dilettò di arti; della musica prese maraviglioso sollazzo; sonava e cantava non senza lode di maestro; lo affermano non avaro, non superbo, non libidinoso, parco nelle vesti e nel cibo; ma di cuore fu diaccio, senza piet

Quale incanto, all'opposto, seguire le aspre lotte spirituali che educarono all'eroismo il pio padre di famiglia Cromwell, la dolce e bella anima di Federico! Il giudizio degli uomini si è formato sull'uno e l'altro incomparabilmente più favorevole, da quanto abbiamo volto l'occhio alla loro vita intima nella raccolta di Carlyle e dell'accademia di Berlino. Dalle lettere noi riceviamo di Napoleone un'impressione ben diversa: è decisamente bassa la natura che ci viene incontro. È impossibile non ammirare quest'uomo immenso, ma è anche più impossibile amarlo. Alcuni momenti poté sembrare irresistibilmente amabile, quando tirava un pocolino il lobo dell'orecchio a un granatiere: le maniere avvincenti dell'uomo demoniaco hanno incantato anche un Goethe. Egli può ciarlare e fantasticare in quelle ore di obblio di , che non mancano nella vita di nessun uomo: ciò non ostante, il suo cuore rimane diaccio, chiuso a ogni tenerezza. Nelle lettere brevi e brusche a Giuseppina, che egli amava alla sua maniera, la povert

Il discorso di Ascanio mi aveva intronato il cervello: gli prorompeva improvviso dal cuore, ma senza ombra di empito, e diaccio così come la neve di gennaio. Io in quel momento non mi sentivo balía per ordinarlo e confutarlo, ma non mi sentivo neppure disposto a parteciparlo; mi pareva una grandine di paradossi, una eruzione di misantropia da opprimere, , non gi

Quella notte che Santa Lucia doveva passar da Verona, Agnese pregò per ore ed ore inginocchiata a piè del lettuccio, sul pavimento diaccio, tremando di freddo nella lacera camicina. Ma era riscaldata dal fervore stesso della sua fede.

Se non che, invece, io sapevo che dentro quella statua c'erano e il cuore e l'anima e lo spirito; e intanto, tra essi e me si opponeva, insuperabile, quel silenzio che pareva mi tenesse chiusa in faccia una porta di bronzo a cui invano picchiavo; di cui le mie mani, battendo, quasi sentivano il diaccio; e che non risonava neppure, tanto era solida, fusa tutta d'un pezzo.

Il caso improvviso, il diaccio che mi corse per la persona, e più i pensieri che tenevanmi legata la mente, mi resero incapace a prendere su quel subito un partito che mi giovasse. Stendendomi sotto i piedi la bardella vi sbalzai sopra, e quinci spiccai un salto, che mi fece toccare la sponda opposta.