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Ma i bauli sono caricati, e il Duca s'è sbarazzato del signor Damelli. Milla! chiama con impazienza. Essa dimentica Drollino, dimentica Mia, li lascia sui due piedi senza salutare, e si avvicina a sua marito, che le offre il braccio, per aiutarla a entrare in carrozza. Avanti, ordina il Duca; e sulla strada polverosa, stretta, fiancheggiata dai vasti campi del grano ancor verde, i quattro cavalli trottano rapidi e pomposi. Drollino è rimasto dietro la carrozza, aspettando che una maggior larghezza della via gli permetta di oltrepassar l'attacco. Il landeau è aperto; ed egli vede il cappellone di piume nero e l'elegante berretto scozzese da viaggio farsi vicini uno all'altro, chinandosi, come se volessero intavolare loro la conversazione..., vede delle larghe spalle irrequiete e delle spalluccie fine che tremano un poco.... vedo dei profili in moto, delle labbra che parlano e sorridono. Ma, ad un tratto, il cappellone nero, come se avvertise un pericolo, si tira in l

La sera dopo, mentre si distribuiva l'ultima razione di biada, il signor Damelli capitò in scuderia, e diede precisamente quest'ordine: Domattina alle dieci l'americana ad un cavallo per andare alla stazione a prendere il signor Duca. Drollino ch'era poco lungi, udì quell'ordine. Alzò bruscamente il capo, e appoggiò per un secondo la mano sul muro, come se si sentisse minacciato da una vertigine.

Ma il signor Damelli gli diede un suggerimento più pratico: Provi Drollino. Drollino! disse il Duca, attonito e scontento. Drollino! Poi, ripensandoci, cominciò a persuadersi.... Dopo tutto.... aveva un personale adatto, quel monello!

Passione sitibonda di schiavitù, che nell'oggetto del suo culto crea infallibilmente il tiranno dell'oggi e forse l'annoiato del domani. Alla sera di quel giorno memorabile, il signor Damelli, terribilmente imbrogliato e coll'aria d'un cane che ha lasciata scappar la lepre, si presentò al cospetto del signor Duca. Ebbene? gli chiese questo imperiosamente. Il sig.

Porta un gran cappellone, tutto velluto nero e piume nere, un abito inglese, attillato e scuro. Gira attorno uno sguardo, ch'è a un tempo commosso, sgomentato e felice. L'intendente si fa innanzi ad ossequiarla. Essa s'intenerisce. Ah! signor Damelli, nevvero!... il mio povero Pap

Eccellenza, si figuri, è proprio riconoscentissimo quel giovane, anzi mi ha detto di ringraziarla della sua generosa offerta.... Ma creda.... che non.... insomma sarebbe per lui una vera disgrazia.... Egli adora quella cavalla.... non vuole.... insomma non può separarsene! No? disse il Duca. Com'è ingenuo, caro signor Damelli. Non vede che quel ragazzaccio voleva far salire l'offerta?

Ogni tanto Drollino la lascia sbizzarrire un po', osservando con occhio malizioso il prudente dietro front del sig. Damelli, agente della casa, ch'è venuto anch'egli ad ossequiare gli sposi e che non pare troppo smanioso di proseguire la sua passeggiata in vicinanza della cavalla. Ma udendo il treno rumoreggiare in lontananza Drollino si mette in guardia e raccoglie le briglie.

Mia! disse tranquillamente Drollino, che, disceso di sella, stava ritto accanto alla cavalla, guardando fisso il Duca. Ah! rispose questi con suprema indifferenza. Risalì in carrozza e si rivolse di nuovo al signor Damelli: Come mai si permette a un addetto alla tenuta di tener cavalli proprii?... Damelli tentò una specie di giustificazione.

Il signor Damelli si congedò e di a cinque minuti capitò Drollino. La Duchessa si trovava in quel tal salotto chinese dove tanti anni addietro, aveva saputo ottenere per Drollino, il dono di Mia e dove aveva dato a questo, per forza, quel memorabile bacio. Milla avrebbe voluto ora far della diplomazia con Drollino. Ma la diplomazia non era mai stato il forte di quella cara donnina.

Congedò bruscamente il signor Damelli, e passò nella camera della Duchessa. Milla era occupatissima a provarsi un paio di scarpettine ricamate; ma vedendo entrare Giuliano con quel viso rabbioso, si spaventò. S'alzò, e, camminando con un piedino calzato e l'altro no, venne a incontrar suo marito. Oh Dio! Giuliano! cos'è accaduto?