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Che cosa fare?... il conte da Castiglione, rabbioso, bisbetico sfogava il suo malumore su Prospero Anatolio, che lo accarezzava e lo lisciava, e fu Prospero medesimo, alla fine, che, dopo essersi dato d'attorno per la grave faccenda, riuscì ad allogare la Giulia dalla Bertù e dalla Calandr

E l'Aretin che rimase, tremando mi disse: <<Quel folletto e` Gianni Schicchi, e va rabbioso altrui cosi` conciando>>. <<Oh!>>, diss'io lui, <<se l'altro non ti ficchi li denti a dosso, non ti sia fatica a dir chi e`, pria che di qui si spicchi>>. Ed elli a me: <<Quell'e` l'anima antica di Mirra scellerata, che divenne al padre fuor del dritto amore amica.

Il fanciullo guardò lei, fattasi in volto del colore della morte, e guardò il vecchio; quindi risoluto, e pieno di ardimento, con disperato sforzo attaccandosi alle bozze sporgenti della terrazza, discese nel giardino, e pronto come il baleno ebbe ricuperato il foglio ed il ritratto. Vieni qua, urlava il vecchio rabbioso... vieni qua... portami cotesta roba...

L'intendente facea atto d'inginocchiarsi dinanzi alla principessa, per supplicarla: ella, con un gesto rabbioso, gl'impedì di fornire quel movimento e gli accennò che uscisse. Mentre l'intendente si ritirava, la principessa suonava il campanello, e accorse il maggiordomo.

Non so... Forse!... Se sarò di umore meno rabbioso. Vieni, vieni: mi ajuterai a tener lontano il Nori. Va bene... Ah, senti! Parlando con tua sorella di colui, non dirle che le informazioni le hai avute da me. No?... Perchè?... Perchè Matilde mi ha in uggia talmente, che le basterebbe sapere ch'io ho detto nero per veder bianco.

Il duca scese, e quando le passò dinanzi, rabbioso e astioso vedendola così allegra e così bella, bisbigliò il solito ritornello: Andiamo a guadagnare il nostro pane con Sua Eccellenza!

«Più efficaci ancora erano i roghi» gridò con accento rabbioso il Segretario: e la voce avvelenata del minor scarafaggio fu interrotta dal suono di un campanello, dal comparire d'un servo in livrea, e finalmente da monsignor Corvo, introdotto con segni di rispetto nell'aula.

Che si fa? PIRINO. Se sta combattendo con la rabbia e con l'ira; e ne ho tanta nel petto, che bastarebbe a riempirne tutte le fère del mondo. PANFAGO. Che colpa ci ho io? Volete voi con la vostra rabbia uccidere voi e me in un colpo? Se col mostrarti rabbioso e iracondo pensi che io non abbia a desinar teco, l'erri in grosso.

E l'Aretin, che rimase tremando Mi disse: quel folletto è Gianni Schicchi E va rabbioso altrui così conciando

Don Pio sentiva il tic-tac rabbioso dei ferri, che gli martellava insistentemente nel cervello e non aveva neppure la forza di dire alla moglie che cessasse. Era ritornato nell'abbattimento, nell'inerzia, non voleva più nulla, non pensava più a nulla altro che al suo dolore.