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Le due centurie a voi affidate sono comandate da ufficiali intelligenti, su cui potete contare come sulle vostre daghe, ed essi hanno ordine di tenersi alla vista, ed ubbidire al vostro minimo cenno. I miei cento ad un fischio si concentreranno all'ingresso principale e lo forzeranno».

L'aiutante di campo s'inchinò, uscì e chiamò dieci soldati, ai quali fece caricare le armi e inastare le daghe. Stava per dare il comando di marciare quando fu raggiunto dal greco Notis. Kebir, diss'egli, facendogli scivolare in una saccoccia una borsa ricolma di talleri. Guai a te se torci un capello all'almea. Non temere di nulla, Notis, rispose l'aiutante. Ti comprendo di volo.

La massa di soldati del Papa che si avanzava era imponente, ma nello stesso tempo impavido era il valore dei romani, alcuni dei quali oltre alle formidabili daghe, erano pervenuti ad armarsi con delle fiòcine trovate nelle vicine case di pescatori.

Così riuniti, senza profferire parola, s'internarono nel più profondo di una vicina foresta; avevano forse mille passi percorso, allorquando si abbatterono in circa dugento uomini di arme, che da lontano con le daghe e con le partigiane gli salutarono. Il Cavaliere del fulmine venuto loro dappresso si calò la visiera, e disse: «Compagni, abbiamo vinto

Lo strepito dei loro passi mascolini nell'anticamera e il percuoter delle loro daghe contro le masserizie, fecero quello che non aveva potuto ottenere la vocina della sconosciuta; vo' dire che destarono dal sonno l'avvocato Fenoglio, il quale balzò in piedi dal suo canapè, e vedendo alzare la portiera di seta e un braccio e una gamba introdursi nel salotto, urlò prontamente: ai ladri! e diè di piglio ad una sedia di Chiavari, per servirsene come di una mazza ferrata contro gl'invasori del suo domicilio.

L'anima ardente dell'antico principe dell'Apennino, di più, era salda come l'acciaio, e la coorte dei liberi potea fare assegnamento su di lui, come sulle proprie daghe.

Il tredici del luglio scorso un italiano, un certo Domenico Barolo, venne arrestato senza ragione nella sua casa, a Rosario. Condottolo in istrada gli agenti estrassero le daghe e gli diedero tanti colpi di taglio e di piatto da stenderlo al suolo. Allora chiamarono una vettura e ve lo gettarono di traverso come un sacco, ponendogli i piedi sul petto. Rinvenuto, alla Commisseria, volevano fargli pagare una multa di dodici pesos, ma poi per l'intermissione d'un signore che lo conosceva venne rilasciato. Tutto questo è dettagliatamente narrato da un giornale argentino, la Repubblica, la quale, fatta constatare l'esattezza del racconto, inviò un redattore al Consolato italiano, accompagnato dalla stessa vittima, per fare una protesta. Lo stesso giornale riportava, dopo alcuni giorni, la notizia che le spiegazioni della polizia argentina erano state trovate soddisfacenti dal Consolato italiano. Le ferite, quell'infelice, se le sarebbe fatte da , cadendo. Basti il dire osserva la Repubblica che egli ha, fra le altre, varie ferite alla sommit

Con quelle daghe con cui abbattevano ai loro piedi tutte le autocrazie del mondo conosciuto, non col cannone Krupp, o con mitragliatrici, ma col ferro, e a petto a petto.

Sire! gridò il ministro, interponendo la sua tunica fra le daghe dei soldati e la punta del naso regale io vi ho pur detto che nel caso vostro non si presentavano che due soluzioni possibili: o tagliare... o incrociare. La regina e tutte le persone a voi più affezionate propendono all'incrociamento piuttosto che al taglio dunque... incrociamo!

La fervida manifestazione dei capi naturalmente mise in sussulto tutta la comitiva, ed in un momento, centinaia di daghe brillarono nel chiaro-scuro dello speco, accennando esser tutti pronti agli ordini dei capi.