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Infatti il Chianti, che vi si beveva, senza essere degno del proprio nome, era assai migliore di quello che ormai ha degradato nel giudizio dei più il famoso vino di Broglio, ultimo orgoglio del grande barone, egli stesso ultima originale figura della aristocrazia toscana.

Intanto la Brocca di Broglio, la Kraupen, la marchesa d'Arcole che, per quanto avessero cercato, non erano ancora riuscite ad acchiapparlo, parevano diventate matte. Figurarsi: poter avere il Santasillia che non andava in nessun posto!

La marchesa D'Arcole, la generalessa Brocca di Broglio e madama Kraupen godevano davvero di una autorit

Sfido chi possa assicurare a qual nuance della destra appartengono Broglio, Alfieri, Scialoia ed oggi Minghetti ed altri parecchi. Nelle prime settimane videsi anche qualche cosa di più curioso.

La marchesa d'Arcole, madama Kraupen e la generalessa Brocca di Broglio erano poi le confidenti di quelle innocue passioncelle, e sostenevano le parti degli spasimanti contro le fantasie bizzarre della Baby. Come hai trattato male, ieri sera, quel povero Titta! le diceva un giorno la marchesa. È venuto da me che faceva piet

Bisogna che io dica una parola di un altro economista lombardo, assiso ai medesimi banchi il signor Broglio. Figura e spirito burbero, all'apparenza pesante, ma nel fondo gajo e burliero, il signor Broglio piacesi a far parte dell'impopolare.

Gli ex-repubblicani della destra. Lafarina, Amedeo Melegari, Correnti, Arconati-Visconti, Giorgini, Broglio, Matici, Pescetto, Ricci, Valerio e Susani, Finzi, Sella, Carutti, Malenchini. Che sarebbe la destra se la situazione cangia. Torino, 7 luglio 1861 e 1 marzo 1862

A poco a poco del Broglio del Pungolo il quale passava per il cronista sommo della Risottopoli per le sue noterelle patrie e per avere introdotto, tra i fatti cittadini, le notizie che la questura comunicava a lui solo non rimase più nulla. La cronaca si era elevata, Romussi l'aveva intellettualizzata, allungata, drammatizzata e resa indispensabile.

Quelle venti o trenta persone, che rappresentavano il sancta sanctorum del bel mondo veronese, e al club si appartavano per conversare in un circolo altrettanto intimo quanto ristretto, e che si riunivano al lunedì dalla marchesa d'Arcole, al mercoledì dalla generalessa Brocca di Broglio, e al venerdì da madama Kraupen, erano state scosse nella loro inerte monotonia da una notizia importante: il conte Andrea di Santasillia ritornava a Verona.

Del resto, Broglio è un uomo molto colto, ha senso retto; quando la passione non lo altera, è di carattere molto onorevole.