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Venticello innamorato, che d’intorno a noi ti aggiri, che ci avvolgi di sospiri e ci assedi da ogni lato, sappi ben che ci ami invano. L’amor nostro è morto a Zano! Venticello vagabondo, tu che vedi, tu che senti tutti i nostri patimenti, va laggiù, va a dire al mondo che noi... gli uomini aboliamo... Non amiamo, non amiamo!

Chi siete? Fleno Io ero e sono... Fleno, il re discacciato da Zano. Una delle Fanciulle ... ora mi rammento di avervi visto una volta in funzione. Fu il giorno in cui cadeste da cavallo. Fleno Oh, non mi parlate di quel cavallo!... Era un asino! Arunto ... Mi scuserai se t’ho fatto un po’ di critica.... Vuoi che io rettifichi? Fleno

Giovanotti e Fanciulle Sia gloria ad Arunto, il futuro re di Zano! Fleno Domando la parola per un fatto personale. Giovanotti e Fanciulle Chi è? Chi è?... Fleno Non mi riconoscete, eh? Il vostro amico, il vostro vicino, il vostro povero romito.... Signorine mie, avete creduto per tanto tempo alla mia Vecchiezza: ma essa era falsa, come la vostra Disillusione. Le Fanciulle E allora, chi eravate?

Io mi chiamo: Nessuno! Arunto Chi t’ha dato questo nome? Fleno La sventura. Arunto Poveretto! Fleno Anche tu mi sembri una persona non molto allegra. Devi avere più d’un diavolo per capello.... Che vuoi? Dove vai? Donde vieni? Chi sei? Arunto Io sono Arunto. Vengo da Zano.... Fleno Arunto Vado... non so dove. E voglio... undici fanciulle.

Siam fanciulle... sbadiglianti... d’aria e luce circonfuse.... La natura par che canti: «Disilluse, disilluse....» Ma un ricordo di note soavi d’altri tempi si va risvegliando. Se tu, Clea, quelle note cantavi, ogni illusa cantava, sperando. Nel tuo core, bellissima Clea, ravvivava quel canto la . Ti chiamavan di Zano la dea: la canzone era fatta per te.

Sia gloria a Fleno, il futuro re di Zano! Arunto Con lo stesso entusiasmo avete acclamato me un minuto fa! Fleno

Non ti sorprendere.... L’impresa mia è più nobile di quanto, per avventura, tu immagini. Il popolo di Zano mi ha incaricato di ricondurre in patria le undici fanciulle, le più belle del regno, che, disilluse della vita, volarono via, emigrando dalla terra nativa. Fleno Ah? Il popolo di Zano ti ha dato codesto incarico? E raccontami, raccontami: che si fa laggiù?

Ora che la mia impresa è riuscita posso dirvene la ragione e posso dirvi quanto vi debbo. Fleno Finalmente capirò anch’io qualche cosa. Arunto Quando voi, disilluse, fuggiste da Zano, quel popolo aveva discacciato dal trono il re Fleno... e aveva fatto benissimo! Fleno Oh! questo poi! Arunto Un pessimo arnese, senza carattere, senza energia, senza intelligenza... Le Fanciulle È vero! È vero!

Fleno Cortesissime! Arunto Ebbene, io mi presentai candidato al trono. Promisi mari e monti, e spesi un fiume... di quattrini, ma non conchiusi nulla. Senonchè, il popolo di Zano mi fece sapere ch’esso concederebbe il trono a chi ritrovasse e riconducesse nel regno le Fanciulle disilluse.

Io sono l’ex re di Zano: un regno senza impicci, un regno piccolo piccolo, un regno tascabile.... Ed io, infatti, avevo in tasca il mio regno e i miei sudditi;