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Aggiornato: 17 giugno 2025
16 Nausea della linea curva, della spirale e del tourniquet. Amore della retta e del tunnel. Abitudine delle visioni in scorcio e delle sintesi visuali create dalla velocit
Allora Ernesta si sentiva voglia di correre a spalancare le finestre, di lasciar entrare l'aria, la luce, i canti semplici, e di gridare alle innocenti creature la buona novella... Silenzio!... Bisogna star paghi alle visioni della cameretta, al tranquillo tripudio del cuore. Un giorno ancora!... Silenzio.
Chiusi gli occhi. L'Altro comparve. Una delle note visioni si formò.
Però egli giurò al nonno che sarebbe tornato, e lo lasciò alquanto più tranquillo, verso le due del mattino. Il vecchio non istette molto a pigliar sonno, e dormì lungamente, per la prima volta, senza brutti sogni e senza paurose visioni. Aloise non dimenticò la promessa fatta, e la notte appresso egli entrava col dottor Mattei nella camera dell'infermo.
All'alzarsi del sipario, Attila e il fido Uldino sono sdraiati nella loro tenda. L'orchestra preludia con dei suoni gravi, i quali vorrebbero esprimere le atroci visioni del tiranno. Il mio Inglese tende l'occhio e l'orecchio.... io faccio altrettanto.... Cosa è stato?
Il clamoroso successo dei romanzi russi non è provenuto soltanto dai concetti di crisi di coscienza, di lotte dell'anima, o dalle speciali visioni della razza dei loro autori, ma dal rigoroso metodo di osservazione e dalla straordinaria sincerit
Era il figlio che di tanto in tanto, di ritorno da una gita al Louvre, da una corsa alla biblioteca, da una scarrozzata, ancora gli occhi pieni di visioni che erano sue e che fermentavano nel suo cervello, andava a dare un'occhiata al padre e agli amici di lui. Stringeva la mano alle ragazze, alcune delle quali erano vecchie conoscenze, e s'intratteneva a discorrere con gli ufficiali.
Aveva passato tutto quel tempo in un assopimento affannoso, pesante, turbato dai sogni più strani, dalle visioni più fantastiche, spaventose.... Quando si svegliò la prima volta, era ancora quasi notte: si svegliò con un senso di affanno, di sgomento. Dov'era.... Dov'era?... Dove lo avevano sepolto? Che disgrazia gli era capitata?... Era caduto?... Era stato ferito?... Credette ancora di sognare.
Era ben lui che vedeva intorno a sè; ma era nel suo letto, ammalato, e vedeva il vero: non più sgomenti, non più terrori, non più larve di sogni, non più visioni di febbre. La bella creatura spiava quel ritorno dell'infermo in sè stesso. Lo indovinò alla insistenza con cui egli guardava verso di lei, dovunque ella andasse o da una parte o dall'altra della camera.
Ella fu un gentile ideale che mi rifulse nella mestizia di una vita arida e senza scopo: mi accompagnò nella solitudine e negli studi: forse non dimenticò.... Se la mia voce può farvi del bene, Lidia, se questa parola coraggio non vi suona banale da me, se l'espandervi vi sgroppa l'affanno dei giorni tristi, ricordatevi che non siete sola sulla terra, che io vi pongo tra le visioni più pure delle mie ore tranquille, e ardenti, che io credo in Dio e in Voi, che anche le vostre lagrime mi sono care, ch'io credo in Dio ed amo l'amoroso ideale della dolcissima Maria.
Parola Del Giorno
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