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Aggiornato: 20 maggio 2025


Andarono innanzi molto tempo, incontrando pochissime gondole, trovandosi a un tratto in un largo canale deserto: un canale così vasto, così torbido nelle sue acque immobili, così malinconicamente intonato che donna Grazia, per vincerne l'impressione, ne chiese il nome al gondoliere. È il Canale Orfano, eccellenza.

«Ella ha voluto regnare sola nel cuore della nostra signora» disse Andolina; «ella ha voluto vincerne tutte per soverchiarci, perchè sebbene in volto modesta, credetemelo, è superba quanto l'Angiolo delle tenebre. Ha scosso l'albero, ora mangi il frutto che n'è caduto

"Alonzo Canto con cento Spagnuoli, quattro bombarde e due colubrine andrebbe a bordo della flotta sino a Bellaggio, ove, messo a terra, occuperebbe il promontorio postando le artiglierie in modo da impedire il passaggio alle navi di soccorso che potessero essere spedite al Medici da Lecco. Tridelberg con duecento lanzinechi, tre bandiere di cavalli, cinquanta Lancie libere, movendo per la Brianza, andrebbe a sorprendere Monguzzo difeso da Battista fratello del Castellano; mentre Rinaldo Lonato con altrettante forze assalirebbe Lecco dalla parte del ponte, per tentare l'uno e l'altro d'atterrirne e vincerne le guarnigioni, impossessarsi delle Rocche, o togliere almeno ogni possibilit

La voce, dopo essere stata mordace, era divenuta sommessa, desolatamente triste, ed Emilia non osò più resistere. Ella s'era ben detto che doveva consolar la sorella e farla sperare e vincerne i fantasmi; ma dove trovar le parole di conforto, le quali valessero quelle parole disperate, e le superassero?

Ed il povero uomo provava la sua commozione in mille maniere; ora dando rabbiosi strappi allo spago più d'una volta spezzandolo a grave scapito della ciabatta; ora dando furiosamente del martello in sulla suola battendosi tal fiata il ginocchio e mordendosi poscia le labbra per vincerne lo spasimo; ora rimescolando i ferri sul suo banchetto a guisa di chi cerca qualcosa e sbuffando e bestemmiando per non trovare quello che neppur lui sapeva di cercare.

Percosso all'improvviso e non potendo sostenerne la fulgida luce, tentò rimuoversi dal posto spingendo l'avversario; questi s'accorse e tenne fermo. Il sole gli abbarbagliava la vista; ciò nullostante l'ufficiale provò vincerne la molestia e tentare disperati sforzi sopra il conte; ma fu invano.

, come parente di Gian Aloise; rispose il Fiesco, ridendo. L'ho ben capito io, il suo giuoco. Gian Aloise è un gran signore, ha voce in capitolo laggiù, ed anche più verso qua, nei consigli del re Cristianissimo. Mostrarsi cortese ai Fieschi era un bell'accorgimento, ed assai naturalmente suggerito al re Cattolico, che correva il rischio di perdere la corona di Castiglia e Leone, se il re Cristianissimo non concedeva la sua amicizia a lui, ma in quella vece a Filippo d'Austria e alla consorte Giovanna. E chi sa? forse ancor oggi Ferdinando può credere la partita non del tutto perduta, ed un Fiesco esser buono ancora a qualche cosa. Vedremo, vedremo; soggiunse il conte, che pareva riscaldarsi al giuoco anche lui. Certo, se la parola di un uomo può servire a vincerne un altro, io dirò quella parola. Ma in verit

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