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Aggiornato: 14 giugno 2025
O Signore, Signore, proteggete la mia povera sorella! Così pregava internamente Maria, ascoltando ogni piccolo rumore che venisse dal sentiero. Poi, non potendo reggere al tormento dell'attesa, scivolò chetamente fuori della baita, e andò a, spingersi fino al sasso, il punto di dove si vedeva più lontano nella valle.
Che sono io? Un orgoglioso, un vanitoso! Un uomo mancato! E inutilmente soggiungevo: Al pari di mille e mille altri! Questo non mi consolava, non leniva il mio tormento.
Che cosa hai scritto a quel tenero padre? domandò la principessa entrando in salotto e vedendo che Giorgio portava via il quadro e una lettera. Che tormento che sei, Camilla! disse il principe fissandola ancora per farle leggere nell'occhio la conferma di quelle parole.
Non attender la forma del martìre: pensa la succession; pensa ch’al peggio oltre la gran sentenza non può ire. Io cominciai: «Maestro, quel ch’io veggio muovere a noi, non mi sembian persone, e non so che, sì nel veder vaneggio». Ed elli a me: «La grave condizione di lor tormento a terra li rannicchia, sì che ’ miei occhi pria n’ebber tencione.
C'è il mobiletto, le tue, le mie lettere, il mio tormento. Come vorrei mutare studio e incominciare una vita nuova!
3 Che d'Atila dirò? che de l'iniquo Ezzellin da Roman? che d'aItri cento? che dopo un lungo andar sempre in obliquo, ne manda Dio per pena e per tormento. Di questo abbi
Grazie alla di lui alterigia però, colla quale in apparenza soffocava la sua passione, nessuno, donna Livia istessa, sapeva fino a qual punto egli l'amasse. Quell'amore era una specie di tormento per un uomo del carattere del duca.
Non attender la forma del martìre: pensa la succession; pensa ch’al peggio oltre la gran sentenza non può ire. Io cominciai: «Maestro, quel ch’io veggio muovere a noi, non mi sembian persone, e non so che, sì nel veder vaneggio». Ed elli a me: «La grave condizione di lor tormento a terra li rannicchia, sì che ’ miei occhi pria n’ebber tencione.
In questo luogo, de la schiena scossi di Gerïon, trovammoci; e ’l poeta tenne a sinistra, e io dietro mi mossi. A la man destra vidi nova pieta, novo tormento e novi frustatori, di che la prima bolgia era repleta. Nel fondo erano ignudi i peccatori; dal mezzo in qua ci venien verso ’l volto, di l
I diciott'anni del mio tormento! esclamò la marchesa. E lunghi, lunghi, troppo lunghi per questo povero orgoglio! Povero orgoglio davvero, che si stemprava in un pianto dirotto. Pianse lungamente, la nobil signora, col viso nascosto tra le palme.
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