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Aggiornato: 18 giugno 2025
Salutato egli il giovane, e battendogli sulla spalla, Oh! L'ho visto io più volte uscire verso la villa di lei». Chi avesse veduto Alpinolo inalberarsi nell'udire trassinato fra un pieno circolo quel nome a lui sacrosanto, l'avrebbe assomigliato a un basilisco che s'avventa a chi gli trasse la pietra. Rosso come i bargigli d'un tacchino, divampante negli occhi.
Uno dei più conosciuti era un certo Peter Ellison di Albany, un robustissimo vecchio che, per una scommessa, il giorno in cui compiva sessant'anni, mangiò, in un solo pasto e nel tempo che si impiega usualmente per pranzare, un tacchino ripieno che pesava quasi ventidue libbre inglesi.
Ora sarei contento d'una vita ragionevole, confacente ai miei casi, senza lusso nè sfarzo, senza pernici coi tartufi.... Una moglie modesta, una cucina calda, e un tacchino arrosto!... ecco i miei nuovi desiderii. Pur troppo anche col realismo io ricadevo nei sogni... perchè per me era un sogno tutto quello che oltrepassava il valore d'un modico stipendio, e il ricavato di poca terra.
Li trovai tutti seduti intorno al fuoco, e si restrinsero per farmi posto. Così mi piace il focolare, io dissi, circondato da parenti ed amici, non deserto come il mio. Il ceppo e i tizzoni ardevano crepitando, mentre girava nello spiedo il più grasso tacchino delle stie. La pace spirava da tutti quei volti, e la serenit
Quando la matrigna aveva gente, la Gina scappava di sopra, apriva un guardaroba, ne toglieva una veste lunga, per il gusto d'indossarla e di fare la coda sull'ammattonato, passeggiando innanzi allo specchio con una ventola in mano, di penne di tacchino. La matrigna ne la pagava poi con sferzate di vero legno di nocciuolo, o con schiaffi per il gusto che avrebbe voluto anch'essa di voltarle la faccia. Ma la faccia della Gina si faceva sempre più bella, come se le ceffate finissero d'aggiustarla: gli occhi, spesse volte lagrimosi, acquistavano una profondit
E se me ne accorgevo più tardi, e chiedevo conto d'un tacchino o d'un vaso di porcellana che non vedevo più, tutti, tutti d'accordo mi rispondevano: «Eh, eh!... è tanto tempo che è morto!... sono tanti mesi che è rotto!...» e non se ne parlava più. Non c'era rimedio, e se tutti s'erano consolati, non mi restava che a fare come gli altri.
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