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Aggiornato: 11 giugno 2025
Due o tre fiaccole venivano giù dalla porta verso la stradetta, e una voce gridava: Bonello! Bonello! e poi: Si accresce la taglia di due mucchietti d'oro.... O vivo messer Ugo o morto....
Sotto il parasole di satin la contessa cercò la stradetta, saltando come potè sulle pozze d'acqua e prese a correre verso il cascinale che distava un trecento passi. Proprio in quel momento si aprirono le cateratte del cielo.
La stradetta che conduce alla porta del Soc di Barra era rischiarata, per un buon tratto, da grandi fiaccole, che apparivano al disopra delle teste della folla, intorno a qualcosa che pareva una cassa, posta sulla groppa d'un cavallo; e questa enimmatica processione andava innanzi lentamente, accompagnata da una musica malinconica, da un canto strascicato e nasale, da fucilate, da grida stridule, da latrati di cani.
Passando per una stradetta appartata, vidi una signora che s'avvicinò a una porta, lesse in un pezzetto di carta che v'era attaccato su, fece un atto di dolore e se n'andò. Dopo un momento, un'altra donna che passava, si fermò, lesse e tirò via. Domandai una spiegazione al mio compagno, il quale mi fece conoscere un uso assai curioso degli Olandesi. Su quel pezzetto di carta v'era scritto che il malato tale dei tali stava peggio. In molte citt
Fuori della curte di messer Ugo c'era una cappelletta: qui i due fecero un inchino pieno di gratitudine, e da qui cominciarono a mettersi l'uno a fianco dell'altro, e salirono per la stradetta, la quale, grigiastra, lasciava vedere tante e tante pozzette d'acqua dai melanconicissimi riflessi di cielo: erano le orme dei cavalli passativi il dì innanzi, dalla curte al castello di messere Adalberto.
Ah!... che piacere quell'aria fresca, frizzante! Era la prima volta che girava sola in carrozza, senza "quel peso!" Che piacere! D'un tratto, in via Santa Margherita, mentre Nora pensava ancora alla stradetta dietro il Museo, e alle furie dell'innamorato, ecco... ecco appunto Pietro Laner! Pietro Laner e l'Evelina! Evelina andava innanzi urtata dalla folla, più gobba, più goffa che mai!
I bastioni erano deserti: tra le fila cupe degli ippocastani, le nottole e i grossi farfalloni danzavano attorno ai globi della luce elettrica. Ritornando, scendendo da Via Manin, Nora rivide la piccola stradetta dietro il Museo dove aveva avuto la gran scena col Laner. Povero Pietro!... e sospirò; sospirò con un'espressione di malinconia inconsapevole, ma tenera, soave.... Povero Laner!
Parola Del Giorno
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