Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 13 maggio 2025


Ma chi pensasse il ponderoso tema e l’omero mortal che se ne carca, nol biasmerebbe se sott’ esso trema: non è pareggio da picciola barca quel che fendendo va l’ardita prora, da nocchier ch’a medesmo parca. «Perché la faccia mia t’innamora, che tu non ti rivolgi al bel giardino che sotto i raggi di Cristo s’infiora?

parvermi i rami gravidi e vivaci d’un altro pomo, e non molto lontani per esser pur allora vòlto in laci. Vidi gente sott’ esso alzar le mani e gridar non so che verso le fronde, quasi bramosi fantolini e vani che pregano, e ’l pregato non risponde, ma, per fare esser ben la voglia acuta, tien alto lor disio e nol nasconde.

parvermi i rami gravidi e vivaci d’un altro pomo, e non molto lontani per esser pur allora vòlto in laci. Vidi gente sott’ esso alzar le mani e gridar non so che verso le fronde, quasi bramosi fantolini e vani che pregano, e ’l pregato non risponde, ma, per fare esser ben la voglia acuta, tien alto lor disio e nol nasconde.

Sott’ esso giovanetti trïunfaro Scipïone e Pompeo; e a quel colle sotto ’l qual tu nascesti parve amaro. Poi, presso al tempo che tutto ’l ciel volle redur lo mondo a suo modo sereno, Cesare per voler di Roma il tolle. E quel che da Varo infino a Reno, Isara vide ed Era e vide Senna e ogne valle onde Rodano è pieno.

Ma chi pensasse il ponderoso tema e l’omero mortal che se ne carca, nol biasmerebbe se sott’ esso trema: non è pareggio da picciola barca quel che fendendo va l’ardita prora, da nocchier ch’a medesmo parca. «Perché la faccia mia t’innamora, che tu non ti rivolgi al bel giardino che sotto i raggi di Cristo s’infiora?

"Sott. Barone Coislin "Capitano della 4.a compagnia dei lancieri del re.

Omai puoi giudicar di quei cotali ch’io accusai di sopra e di lor falli, che son cagion di tutti vostri mali. L’uno al pubblico segno i gigli gialli oppone, e l’altro appropria quello a parte, ch’è forte a veder chi più si falli. Faccian li Ghibellin, faccian lor arte sott’ altro segno, ché mal segue quello sempre chi la giustizia e lui diparte;

Sott’ esso giovanetti trïunfaro Scipïone e Pompeo; e a quel colle sotto ’l qual tu nascesti parve amaro. Poi, presso al tempo che tutto ’l ciel volle redur lo mondo a suo modo sereno, Cesare per voler di Roma il tolle. E quel che da Varo infino a Reno, Isara vide ed Era e vide Senna e ogne valle onde Rodano è pieno.

Omai puoi giudicar di quei cotali ch’io accusai di sopra e di lor falli, che son cagion di tutti vostri mali. L’uno al pubblico segno i gigli gialli oppone, e l’altro appropria quello a parte, ch’è forte a veder chi più si falli. Faccian li Ghibellin, faccian lor arte sott’ altro segno, ché mal segue quello sempre chi la giustizia e lui diparte;

Parola Del Giorno

imbrattato

Altri Alla Ricerca