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Aggiornato: 1 giugno 2025


Non posso dirle ch'io lo creda propriamente; ma certo se non mi amasse, sarebbe un gran commediante. Dimostra di amarla molto dunque? Prende tutte le apparenze d'un sentimento profondo e represso. Represso? Certo. Represso. Non le disse mai una parola d'amore? Mai. Non le piace Giorgio? ; mi era simpatico, e la sua voce mi risuonava possentemente in cuore. E poi?

Guglielmo aveva messe le due vacche nella loro stalla, un gioiello di stalla, e ci faceva un caldo delizioso. Nel silenzio dell’opera femminile si sentivano ad ora ad ora, dietro l’assito, gli spintoni e le spallate che le vacche davano alla mangiatoia ed il grattare ruvido della loro catena contro gli orli del passante di legno. Ben altra allegria risuonava nell’officina di Guglielmo!

Aveva l'aria d'un cortigiano aspirante che facesse la sua pratica nell'etichetta di corte. Quando lo conobbi mi fu antipatico. Quando l'udii parlare, il suo accento straniero e la sua voce sopra tutto la sua voce finì di rendermelo repulsivo. Era una vocina di testa, con una nota cavernosa nel naso, che ad ogni tratto risuonava come una corda spezzata.

Uguccione non si mostrava persuaso de' miei argomenti, ma non sapendo che cosa rispondere, agitava furiosamente il suo cappellaccio in segno di disapprovazione, ed essendo testardo ed organista ad un tempo, mi risuonava continuamente lo stesso motivo, con poche e cattive variazioni, fermandosi lungamente sopra una nota, come soleva fare nell'organo.

Il Giuliani tirò l'uscio per modo che paresse chiuso, e andò a sedersi sul canapè dove rimase, con una gamba cavalcioni sull'altra, in atto di contemplare gli arabeschi del soffitto. Era tempo; il passo del Bello risuonava sul pavimento dell'anticamera, mentre la vecchia Rosa, o Gabrina, se più vi aggrada, richiudeva l'uscio dietro di lui.

Era solito dire che l'alpinismo aveva avuto la virtù di farlo diventare oratore, ed in tutti i congressi, nelle assemblee, ai pranzi sociali, la simpatica e franca sua parola risuonava gradita sempre, portatrice d'idee pratiche, d'alto criterio, d'entusiasmo per quanto riusciva a decoro del Club.

Mille rumori venivano dal campo in mezzo ai quali risuonava la stridula voce degli acquaiuoli che gridavano incessantemente, moja! moja! D'improvviso Notis si levò in piedi come spinto da una molla, emettendo una bestemmia. Aveva visto un ufficiale uscire dal campo e dirigersi verso Hossanieh e precisamente verso la casupola di Fathma.

Il giorno dopo, quando Egli mi disse: Non vorreste cantare oggi? risposi di no ed Egli non insistette; tuttavia il motivo di quella canzone risuonava intorno a noi così morbido ed insistente e tacitamente inteso che pareva una carezza sospesa nell'aria. E ancora nelle sere seguenti, io cantai Egli me ne richiese, ma la canzone stava in mezzo a noi calda e palpitante come persona viva.

La sera del 30 aprile 1848, fu una vera festa in Roma per l'incorrotta popolazione. Era un andirivieni strepitoso di gente per quelle superbe strade, ove da secoli non risuonava più l'inno della vittoria.

Ella aveva per Filippo una gratitudine cieca, una specie di religione; ma lungi dall'essere timorosa, era lieta ed uguale; risuonava il suo canto la mattina, nel torrente di luce che invadeva le camere; e tutto il giorno Loredana viveva con piacere, occupandosi con Clarice delle compere, dando ordini alla cuoca ed alla cameriera, riempiendo la casa delle sue corse, delle sue risatine, facendo ammattire la povera dama di compagnia, della quale imitava i gesti al piano e le stonature e il modo di camminare e il dialetto veronese, con tanto impeto, che Clarice finiva per riderne.

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