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Aggiornato: 6 giugno 2025


Acconciatosi anche col pontefice, tanto meno si sentiva Mastino la voglia di accettare i gravi patti proposti dal Visconte.

Si noti che la dispensa del voto, emesso da un conjuge, senza saputa dell'altro, non è un caso riservato al sommo Pontefice, imperocchè, per massima, le cose odiose devono essere interpetrate ristrettivamente, ed il solo caso riservato è quello del voto di perfetta castit

Carlo la prese pel braccio, la ricondusse al luogo onde si era mossa, e con voce pacata le disse; «Dama, contenetevi, l'aver corona dal Pontefice non significa esser Regina

Lo stesso Pontefice, secondo S. Tomaso, dice: «Se le danze si fanno da preti e sacerdoti, fra loro, non in presenza di laici, per solo sollazzo e leggerezza, sono peccati, ma non mortali.» 4. Non è peccato il ballare moderatamente, o l'assistere a danze oneste per qualche necessit

E subito dopo, studioso di divertire l'attenzione del Luciani, interrogò: «E come vi avvenne, illustrissimo signor Presidente, di cadere in disgrazia ad un tanto pontefice?

In mezzo a tali feste giunse a Roma la notizia dell'esecuzione dell'arciduca Massimiliano, al Messico. Essa produsse un'impressione enorme. Molti clericali espressero, con soddisfazione, l'opinione che la morte di questo infelice principe fosse, per l'imperatore Napoleone, una specie di testa di Medusa; come egli aveva tradito Massimiliano, egli era pronto a tradire il pontefice!

Mi permetto di suggerir loro una cosa: d'aggiungere che anche la Marchesa Matilde di Toscana ha implorato con loro dal Pontefice la grazia, che sia ricevuto. Donna Matilde. Ecco! Vedete se m'ha riconosciuta? Landolfo. No. Mi perdoni. È che teme tanto l'avversione di quella Marchesa che ospitò il Papa nel suo Castello.

Noi non ci occuperemo della successione di parecchi re di Persia perchè non fu portata per essi veruna sensibile alterazione nei loro rapporti con gli ebrei, se si escludono i mali che questi ultimi patirono per le guerre che ebbero luogo tra la Persia e l’Egitto: e verremo a parlare degli avvenimenti successi all’epoca in cui Alessandro il Macedone colle sue vittorie minacciava di prossima rovina l’impero di Dario. Trovandosi all’assedio di Tiro, Alessandro inviò una lettera a Iaddo sommo pontefice degli ebrei, che i nostri Dottori per uno strano equivoco confondono con Simeone il Giusto vissuto parecchi anni dopo questi avvenimenti; invitandolo a spedirgli soccorso d’uomini e di provvigioni, e a pagare a lui quel tributo che sino allora era stato pagato a Dario. Iaddo per non mancare al giuramento fatto al suo alleato si rifiutò di aderire a queste richieste, osando sfidare la collera del Macedone il quale giurò di trarre aspra vendetta degli ebrei. Presa Tiro, Alessandro mosse verso Gaza. Questa citt

Mentre Garibaldi e Mazzini venivano a morire sulle mura di Roma, disperati di salvarla ma bagnandola del proprio sangue, come di un battesimo che la iniziasse a nuova vita, il pontefice nella feroce umiliazione di re, che non sa vincere morire, dimenticava il proprio carattere di padre universale per cacciare contro Roma quanti soldati la reazione trionfante in Europa poteva prestargli.

Donna, figgiti bene nella mente che sulla terra non v'ha più oggimai che un potere, e questo è quello del pontefice; che sulla terra non v'ha più che un nome, e questo è quello del papa. Un altro ordine di cose è cominciato. I vescovadi, i troni non esistono che nel pugno del papa. Egli li d

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s'alceste

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