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Aggiornato: 29 luglio 2025


Il trattato era un puro espediente, giacché i due contraenti si riserbarono la mano libera pel caso di una insurrezione dei romani; contava però sul fatto, che durasse e che fosse rispettato. Perciò fu accolto con collera e indignazione in alta Italia; ché questa parte politicamente la più esperta degl'italiani sentì, che col trasferimento della capitale lo stato rinunziava per sempre o per lungo tempo a Roma. Solo la fantasia, poco abituata alla chiarezza, del Mezzogiorno menò gran giubilo: immaginò, che il trattato non fosse pensato seriamente. Quando poi il radicalismo imprese contro Roma un'immatura spedizione di conquista e il gabinetto di Firenze venne meno al dovere del patto, allora alla corte delle Tuileries il partito spagnuolo rialzò il capo, e il sommo sacerdote della religione dell'amore fece fucilare in massa la sua greggia dagli chassepots. A un tale spettacolo ribollì fieramente ogni cuore protestante e di nuovo si persuase dell'indicibile vilt

Il capo che cede, che s'allontana prima d'aver combattuto, che capitola, che tentenna, sia reo dichiarato. La terra, che accoglie il nemico senza resistenza, sia politicamente cancellata dal novero delle terre della repubblica.

Dei tre milioni e mezzo d'abitanti che conta l'Olanda, un terzo, com'è noto, son cattolici; centomila, circa, israeliti; gli altri protestanti. I cattolici, che abitano in grandissima parte le provincie meridionali, Limburgo e Brabante, non sono, come in altri paesi, divisi politicamente; ma costituiscono una sola legione clericale, papista, ultramontana, la più fedele legione di Roma, come dicono gli stessi Olandesi; in mezzo alla quale si vende la paglia su cui dorme il Pontefice, e si fulmina l'Italia dal pergamo e coi giornali. Questo partito cattolico, che non avrebbe gran forza per stesso, ne acquista moltissima dall'essere i protestanti divisi in un gran numero di sètte religiose: calvinisti ortodossi; protestanti che credono nella rivelazione, ma rigettano certi dogmi della Chiesa; altri che negano la divinit

E mi si conceda aggiugnere, che pochi uomini, anche de' paesi piú liberi, hanno al par di me quell'indipendenza di opinioni che è somma forse di tutte, quella che viene a uno scrittore dall'aver poco a temere, nulla a sperare politicamente per .

«Gli ospiti illustri che arrivano a Buenos Aires dovrebbero essere strappati dall'aspetto seducente della metropoli, e condotti nelle provincie, perchè possano formarsi un concetto esatto di ciò che è la Repubblica Argentina, politicamente, socialmente, economicamente; si dovrebbe far loro percorrere la campagna e mostrar loro la miseria che vi domina, la fame che fa bagnare di lacrime le misere abitazioni, l'abbandono che regna nelle amministrazioni.

A questo ragionamento, che era religiosamente e politicamente ortodosso, non seppe che cosa rispondere Martino Alonzo Pinzon. E l’autorit

Intanto ci pare dover qui accennare che, cessata la dimora de' papi in Francia e cosí la innatural soggezione loro alla corte francese, sottentrò dapprima il danno spiritualmente maggiore della divisione della cristianitá, il grande scisma occidentale; ma che, politicamente, all'Italia ferma nell'obbedienza al papa legittimo di Roma, fu minore assai lo stesso danno spirituale, e grande poi il vantaggio di riavere in la sedia di quella cosí intimamente, cosí inevitabilmente italiana potenza del papa; e fu vantaggio nuovo, quando, cessato lo scisma, si ordinò questa potenza; come furono l'ordinarsi, l'ampliarsi di altri Stati italiani, il diminuirsi lo sminuzzamento della penisola, il farsi italiane le compagnie.

Ed egli proseguì dicendo che quantunque l'ordine del giorno si limitasse a esprimere sfiducia assoluta verso il Gabinetto, egli credeva d'interpretare, oltre al proprio, anche il pensiero degli amici suoi affermando ch'essi miravano a un fine molto più alto che non fosse quello di dar l'ultimo colpo ad uomini personalmente rispettabili ma politicamente gi

Certo non è nostra intenzione di rimestare politicamente il fango della Regia Cointeressata. Noi non scriviamo un periodo di storia contemporanea, ma siamo pur tenuti a dirne quel tanto che basti a quei lettori, a cui ora sorride la più bella et

Giovanni secondo era un principe inetto a governare; e sotto di lui la Castiglia, perduta in faccia agli stranieri ogni importanza, era lacerata al di dentro dall'orgoglio fazioso de' nobili. E nondimeno quella etá portava tanto amore alla poesia, che all'inetto principe l'esercitarla e 'l proteggerla ottenne anche politicamente qualche benevolenza.

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