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E provavo il bisogno di farle intendere queste cose, di aumentare in lei l'avversione contro il nascituro come contro un nemico d'entrambi inconciliabile. Io le presi una mano; le dissi: Tu mi sollevi un poco. Ti son grato. Tu intendi.... Soggiunsi, mascherando di speranza cristiana la mia intenzione micidiale: C'è una Provvidenza. Chi sa!

Io dissi: È necessario che tu viva. Impossibile, Tullio; impossibile ella esclamò. Hai tu pensato a quel che accadrebbe se io vivessi? Ho pensato. È necessario che tu viva. Orrore! Ed ella ebbe un sussulto violento, un moto istintivo di raccapriccio, forse perché sentì nelle sue viscere quell'altra vita, il nascituro.

Qualunque commozione, qualunque impressione capace di avere influenza su l'organismo del nascituro non dubitavo più, era un figlio! mi teneva ansioso, mi atterriva, mi rendeva importuno, seccante con la povera Fausta; e me ne scusavo e gliene chiedevo perdono, quando mi accorgevo di eccedere troppo. Senti com'è irrequieto! ella mi diceva. Non potevo accertarmene.

Era un augurio di morte al nascituro; era un vóto. E, inducendo Giuliana a pregare Iddio che l'esaudisse, io la preparavo all'avvenimento funebre, ottenevo da lei una specie di complicit

Ed è così. Egli sente per la moglie colpevole una tenerezza infinita, intanto che gli si vien maturando nella mente il proposito dell'uccisione del nascituro. E quando questi è nato, l'idea del delitto diventa di mano in mano più lucida, più insistente, e le ricerche del mezzo più semplice e più nascosto non cessano un minuto.

Ma la parte più commovente delle arringhe della contessa Zanze era quella che si riferiva al nascituro. Ella s'inteneriva al solo pensarci. Lo amava gi

Egli tornava spesso su l'argomento; nominava spesso Raimondo; augurava che il nascituro incarnasse l'ideal tipo umano da lui meditato, l'Esemplare. Non sapeva che ognuna delle sue parole era per me una fitta e rendeva più acre il mio odio e più violenta la mia disperazione.

Il Rubieri s'era lasciato andare a firmare un atto di donazione alla figlia Leopoldina, nel caso che avesse mancato alla promessa di sposarla. Una bagatella di venti mila fiorini in testa al nascituro.

Diceva di voler così infiorare la via all'Atteso, al Nascituro; pensava di ridurre la culla una cesta di fiori, tra cui doveva riposare e dormire il fiore più bello e più raro, Colui che in quegli ultimi giorni la faceva soffrire come non aveva mai fatto durante la gestazione. E una settimana dopo!...

La vecchia dormiva da più ore e i tre stavano discorrendo col bicchiere alla mano. Si parlava del nascituro e Natale rammentava i cento e un colpi che avevano annunziato la propria venuta in questo mondo.