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Aggiornato: 7 giugno 2025
Or le bagna la pioggia e move il vento di fuor dal regno, quasi lungo ’l Verde, dov’ e’ le trasmutò a lume spento. Per lor maladizion sì non si perde, che non possa tornar, l’etterno amore, mentre che la speranza ha fior del verde. Vero è che quale in contumacia more di Santa Chiesa, ancor ch’al fin si penta, star li convien da questa ripa in fore,
La gloria di colui che tutto move per l’universo penetra, e risplende in una parte più e meno altrove. Nel ciel che più de la sua luce prende fu’ io, e vidi cose che ridire né sa né può chi di l
Ver lui, che contra lei s'era rivolto, Si move Ermosa, e con desir l'abbraccia, Ed indi afflitta gli diceva: ascolto D'armi orribile suon che 'l cor m'agghiaccia; Deh chi sar
l'ossa del corpo mio sarieno ancora in co del ponte presso a Benevento, sotto la guardia de la grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento di fuor dal regno, quasi lungo 'l Verde, dov'e' le trasmuto` a lume spento. Per lor maladizion si` non si perde, che non possa tornar, l'etterno amore, mentre che la speranza ha fior del verde.
Quando s’ebbe scoperta la gran bocca, disse a’ compagni: «Siete voi accorti che quel di retro move ciò ch’el tocca? Così non soglion far li piè d’i morti». E ’l mio buon duca, che gi
FESSENIO. Tu sai, Calandro, che altra differenzia non è dal vivo al morto se none in quanto che il morto non se move mai e il vivo sí. E però, quando tu faccia come io ti dirò, sempre risusciterai. CALANDRO. Di' sú. FESSENIO. Col viso tutto alzato al cielo si sputa in sú; poi con tutta la persona si dá una scossa, cosí; poi s'apre gli occhi, si parla e si muove i membri.
Come 'l falcon ch'e` stato assai su l'ali, che sanza veder logoro o uccello fa dire al falconiere <<Ome`, tu cali!>>, discende lasso onde si move isnello, per cento rote, e da lunge si pone dal suo maestro, disdegnoso e fello; cosi` ne puose al fondo Gerione al pie` al pie` de la stagliata rocca e, discarcate le nostre persone, si dileguo` come da corda cocca. Inferno: Canto XVIII
Volle dunque intendere in questo luogo Aristotile, non dell'indigenza delle cose necessarie solamente, ma d'ogni disiderio, che ci move a dare stima alle cose e misurar il loro valore col soldo.
Piú tosto il sol fermarsi e 'l mar asciutto forse vedrò, che mai contra la voglia cosa mi faccia di chi move 'l tutto. Qual pianta, qual augel, qual fiera piú amo di te, saggio animal? Però mie cose io piú mostrarti, che tu veder, bramo.
Li smeraldi e le piume de li uccelli brillano su 'l suo largo vestimento onde le mani cariche di anelli si riposano lungo l'istrumento. E a piè de 'l solio il vescovo latino move in ritmo un turibolo d'argento ov'arde con la mirra il belzuino. Sotto i propizïati albor notturni ella cavalca, lungo il reo padule; e dietro, a paro, su due bianche mule seguon due vecchi, gravi e taciturni.
Parola Del Giorno
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