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Aggiornato: 2 giugno 2025


A mezzanotte le soldatesche venute da Milano si trovarono a fronte della gente di Manfredo; e tosto, ad onta dell'oscurit

A mezzanotte si odono in quella casa delle grida furiose, degli urli disperati.

«Ah, a mezzanotte sospirava un teatro illuminato! per le vie lucide dei tram lucidi! uomini col colletto pulito, donne all'ultima moda; donne autentiche, lavate; bars, buvettes, scintillanti di luce elettrica, vetrine messe con gusto: lavorare anche, ma almeno potere un'ora al giorno sedere entro un caffè, godere lo spettacolo dell'umanit

E a che ora aveva ella bevuto il veleno? Certo dopo le 10 e mezzo, ch'era l'ora indicata in cima del suo poscritto, ma certo anche prima di mezzanotte, stando al giudizio dei medici che l'avevano vista fra le otto e mezza e le 9, e avevano trovata gi

Il trattenimento poetico musicale durò fino a mezzanotte, e forse sarebbesi protratto infino all'alba, se un caso inaspettato, ed a me favorevolissimo, non avesse obbligato gli spettatori ad uscire dal teatro. I moccoli del sagrestano, quei moccoli per cui, al cominciare della rappresentazione, il teatro brillava di tanto bagliore, essendo, come ognuno può immaginare, di varia dimensione e grossezza, col proceder del tempo s'erano andati spegnendo ad uno ad uno, versando sul rispettabile pubblico una broda tepida e viscosa. Verso mezzanotte la sala non era più rischiarata che da un solo lucignolo; ed io era giunto alle cadenze della ventesima cavatina, e gi

Al tocco dopo la mezzanotte arrivò un dispaccio, in cui non si leggeva altro che questo: Amalia Trevisan, casa Lambruschini, via Minerva, Genova. Augusto Tebaldi. Dopo tutto, Mario si rassegnò facilmente al suo destino. Giovane, ricco, spensierato, quella quarantena, insieme con una donnina adorabile, come la Trevisan, non era poi un supplizio tanto spaventevole. Un demonio, quell'Amalia!

Era mezzanotte passata, quando giunse in vista dei primi tugul d'Hossanieh dinanzi ai quali bivaccavano, al chiaro di numerosi fuochi, alcune compagnie di basci-bozuk e di negri d'Etiopia.

Si ritirarono di buon'ora nelle loro camere la sera precedente alla partenza. Emilia doveva porre in ordine alcuni libri e qualche altra cosa; suonò mezzanotte prima che avesse finito; si ricordò dei suoi disegni, cui voleva portar seco, e che aveva lasciati nel salotto.

Il buon uomo promise d'obbedire, senza chiedere il perchè, ma su per giù almanaccando, gli pareva d'averlo indovinato: e volle accompagnare la padrona quei pochi passi. Chi gli avesse visti a quell'ora, che era quasi di mezzanotte, forse avrebbe pensato che in quella casa fosse qualcuno all'ultime fiatate.

La mezzanotte era ribattuta a tutti gli orologi della citt

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