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Aggiornato: 17 novembre 2025
Il vento agitava le stelle disseminate nel lontano spazio; un odore forte d’ondata marina investiva la terra buia. Nel passare frammezzo a due nuvole un filo di luna batteva su qualche fredda invetriata. Le diedi il braccio; e camminammo.
E senza dar tempo al cicaleccio del Banderuola ch'ei scorse pronto a sostenere con calore il decoro della marina, egli proseguì: «Ammiraglio, ricordatevi che noi dobbiam lasciare in Messina la signora contessa N., tanto raccomandata da S. Santit
Se sai che cosa è amor, ben sai che mesta restai, di lui pensando notte e giorno; ed era certa che non men molesta fiamma intorno al suo cor facea soggiorno. Egli non fece al suo disio più schermi, se non che cercò via di seco avermi. Fuor de la ricca mia patria, che siede tra verdi campi allato alla marina, aveva un bel giardin sopra una riva, che colli intorno e tutto il mar scopriva.
Il più celebre di questi spettacoli fu insieme il più vandalico: lo incendio dei registri dell’Inquisizione, durato tre giorni, nel Piano della Marina per ordine del Caracciolo, gongolante della abolizione.
Ai «Fossi», laggiù dietro la via larga e popolosa della Ferrovia, terminava il mercato dei panni. Le mercantesse si sbandavano. Alcune pigliavano per la strada della marina, altre si indirizzavano alla Via Nolana, dalla quale si levava, nel lontano, un fitto polverio bianco. Altre infilavano l'arco aragonese di Forcella e si cacciavano, a gruppi di due o tre, coi lor mucchi di panni in capo, ne' vicoletti della Vicaria o ne' labirinti di quelli della Duchesca ove, qua e l
⁷⁹ Vedi il cap. seguente. ⁸⁰ R. Segreteria, n. 5290. Dieci anni prima , con l’attrattiva dei successi ottenuti dalla Marina Balducci, avevano assunta l’impresa per le opere in musica della stagione, sessanta avvocati, sicurissimi di lauti guadagni.
63 Dove con loro audacia tanto fenno, che liberaron la bella Lucina; ben che vi fu aventura più che senno: e la portar correndo alla marina; e al padre suo, che quivi era, la denno: e questo fu ne l'ora matutina, che Norandin con l'altro gregge stava a ruminar ne la montana cava.
Questo punto, presso la torre, era la mèta più ambita delle mie peregrinazioni. E' una solitaria marina, celebrata dalla leggenda d'Omero. La saracinesca è caduta; porte e finestre sono chiuse ed invano tentai penetrarvi.
Avevo paura, per te! Queste parole intanto erano state un'improvvisa rivelazione, soprattutto per l'accento con cui ella le aveva dette e per l'affettuosissimo sguardo con cui le aveva accompagnate. Le presi il braccio, e poco dopo eravamo alla Marina in cerca di una barca e di un barcaiuolo che ci portasse a
La Marina resta quasi deserta, solo frequentata dai signori. Andate a leggere nel capriccio del Palermitano!
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