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Aggiornato: 11 giugno 2025
Poi un dolore acuto alla mammella sinistra, troppo stretta da una mano troppo pesante, le fece gettare un urlo, mentre l'altro abbracciandola subitamente alle reni la sollevava dalla sedia e col leggiero, grazioso corpo sul petto cadeva attraverso il canapè.
La posizione di base per eseguire il maneggio dell'armi era quella del fucile collocato sulla spalla sinistra, con la canna in fuori, sostenendo il calcio con la palma della mano sinistra appoggiata al fianco, «sicchè il pollice premeva il calcio e le altre dita lo stringevano per di sotto: il braccio sinistro non doveva essere nè troppo teso nè troppo inarcato, col gomito daccosto alla vita in modo tale che la mammella cadesse tra le due viti della piastrina» .
Ed anche la girante oleosa carezza d'un battello a vapore che beatamente prende in giro colla sua scia l'isola di Capri, mammella della Terra, emersa dalla tenerezza lunare come da una serica camicia ideale!
Ma la bambina non pareva più ammalata, e rideva vedendo sgocciolare il sangue nella tazza. Certo passò del tempo. Le gocce cadendo nella tazza ormai piena davano un altro suono, mentre la mammella vuota si allungava sempre più dolorosamente sulla rosa greve di sangue.
O caso non piú intervenuto! e se il racconto, che fia di Cintio? DULONE. Voi l'avete fatta, padrone, assai onorata: provocate prima Cintio all'armi, ed egli facendovisi incontro animosamente con la spada poi, l'avete sfuggito. ERASTO. Volevi tu che avessi ammazzato una donna? DULONE. Che donna? ERASTO. Quando si slacciò il giubbone, si ruppero i lacci della camicia e dimostrò una mammella nuda.
A quella luce cotal si diventa, che volgersi da lei per altro aspetto e` impossibil che mai si consenta; pero` che 'l ben, ch'e` del volere obietto, tutto s'accoglie in lei, e fuor di quella e` defettivo cio` ch'e` li` perfetto. Omai sara` piu` corta mia favella, pur a quel ch'io ricordo, che d'un fante che bagni ancor la lingua a la mammella.
Ci favellò non più come in Orebbe Con formidabil, mistica favella, Ma qual mortal che della donna crebbe Alla mammella. E quella Madre ch'egli amò cotanto Diede alle donne qual modello e amica, Qual Madre a ognun ch'a lei con dolor santo Sue pene dica. Le nostre pene, ah sì! dalle Taurine Sponde alla Madre del Signor dicemmo, E le pupille sue sovra noi chine Brillar vedemmo.
A sinistra, colla cappa di neve tinta in roseo dal sole in tramonto, e col pennacchio di fumo al cratere, l'Etna, modellato come un'enorme mammella posata su l'immenso vassoio della Piana; la tinta rosea delle nevi agevolava l'illusione.
Parola Del Giorno
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