Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 25 maggio 2025


Trascorre il tempo, e tra l'arene altieri Diedero di virtute eccelsi segni, E ne i giorni de l'ozio, e nei guerrieri Di non usata gloria apparver degni; Forti di braccio e sovra i piè leggieri Rivolsero in stupor d'Elide i regni; Fier lottatori, e fur sue glorie note De gli aurei carri in raggirar le rote.

fra i tuoni del ciel, fra le terrene Voci, fra gli urli de i Demon frementi Onde le selve intorno, onde l'arene, Onde i monti tremar, l'arme possenti AMEDEO move, e non men fier sen viene Che quando assorda al suo cader le genti Precipitato da l'orribil sponda L'Etiopo mar, che poi l'Egitto inonda.

Colui che con lor viene, e da' più degni ha tanto onor, mai più non conobbi io; ma, se me ne fur dati veri segni, è l'uom che di veder tanto desio, Iacobo Sanazar, ch'alle Camene lasciar fa i monti ed abitar l'arene.

40 Dal dolor vinta, or sopra il mar si lancia, e mostra i fianchi e le scagliose schene; or dentro vi s'attuffa, e con la pancia muove dal fondo e fa salir l'arene. Sentendo l'acqua il cavallier di Francia, che troppo abonda, a nuoto fuor ne viene: lascia l'ancora fitta, e in mano prende la fune che da l'ancora depende.

43 E tanto men prestar gli debbo fede, quanto più al verisimile s'oppone. Or se gli è verisimile si vede, ch'abbia con tanto numer di persone posto ne la pugnace Africa il piede un re di lontana regione, traversando l'arene a cui Cambise con male augurio il popul suo commise.

Tosto che parton l'accoglienza amica, prima che 'l primo passo li` trascorra, sopragridar ciascuna s'affatica: la nova gente: <<Soddoma e Gomorra>>; e l'altra: <<Ne la vacca entra Pasife, perche' 'l torello a sua lussuria corra>>. Poi, come grue ch'a le montagne Rife volasser parte, e parte inver' l'arene, queste del gel, quelle del sole schife,

Spense Almorato, Oluzalin percosse, E poi Chiausso egli piagò nel fianco, Indi Serraffo de la vita scosse, Giammai co' dardi in guerreggiar non stanco; Su l'arene di sangue umide e rosse, Fuggendo, al fier Dragutto il piè vien manco; E mentre alzarsi dal terren s'affanna Con alta piaga il vincitor lo scanna.

Così diceva, ed il pensier, che chiude Nel petto eterno, a Gabriel fa chiaro; Scenda di Sciro in su l'arene ignude, Ove il grande AMEDEO vinto gittaro Di concitato mar tempeste crude, Poi ch'i navigli suoi sparsi affondaro; Indi per l'ampio mar seco sen vada, E poi di Rodi al fin gli apra la strada.

Parola Del Giorno

gettatesi

Altri Alla Ricerca