Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 23 maggio 2025


Sennacheribbo abbracciò la madre, piangendo e giubilando; rifiutò i quattrini; corse ad arrolarsi; e partì la sera stessa pel campo. Mandò una prima lettera, che la povera donna rilesse cento volte; e poi, affaticato dalla istruzione prima, e quindi dal servizio, smise di scrivere, non riflettendo ai palpiti, che doveva provar la sua benefattrice. Succedettero scaramucce e fatti d'armi, ai quali prese parte, e finalmente una battaglia campale sanguinosissima, dove rimasero molte e molte migliaia di combattenti, ma che fu vinta dagli Scaricabarilesi. Parecchie vicine della madre adottiva di Sennacheribbo, le quali avevano figliuoli o mariti o fratelli sotto le armi, avevano ricevute le nuove de' loro ed erano uscite d'ambascia: ella sola non sapeva nulla del suo diletto, se fosse superstite o soggiaciuto. Il Generalissimo spedì, per presentare a Re Zuccone le bandiere conquistate sul nemico, una deputazione, il cui ingresso in Iscaricabarilopoli fu una vera festa nazionale. Tutta la popolazione le corse incontro per vedere que' trofei; per consolarsi, con la vista di quei trofei, de' lutti e del sangue, che costavano. Ma la povera mamma di Sennacheribbo, dubbia ancora del fato del figliuolo, stimando pure di non potere se non augurar male di un silenzio troppo protratto, stette tappata in casa, piangendo e disperandosi, e quasi imprecando alla gioia universale che esacerbava le sue lagrime. Cominciava ad annottare, quand'ecco sente bussare indiavolatamente all'uscio. «Chi sar

Guasparre smargiassava, fanfaroneggiava, millantando vizii che non avesse. Sentite questa. Aveva condotto seco, dal Regno d'Antibo, grandissimo numero di cortigiani, famigliari, domestici e creati; fra gli altri un coppiere, giovanetto imberbe ancora ed al quale diceva di volere un bene grandissimo. Lo aveva soprannominato Coppa d'oro; soffriva, ch'altri il servisse di coppa: ed il giovane riconoscente sforzavasi di servirlo di coppa e di coltello. Pure, un giorno, gli venne porto all'autocrate un calice di vino ammoscato; intendi: nel quale stava in infusione il cadaveruccio d'una mosca. Chi descriverebbe i furori di Re Guasparre, allorchè vide la bevanda moschifera? Fece amministrar venticinque buone nerbate al Coppa di oro; e gli dichiarò che, in caso di recidiva, gli avrebbe fatta esalar l'anima sotto le verghe. S'era nell'agosto; ed in Iscaricabarilopoli, citt

Parola Del Giorno

guicciardino

Altri Alla Ricerca