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Aggiornato: 29 giugno 2025
Lontano, non altro bramava che di rivederla, dicendo che La sua dolce accoglienza Gli cresceva l’intenza D’odiare il vile, e d’amar l’alto stato. Pregiato vanto d’amore, che ogni donna di accorto e delicato intelletto dovrebbe piacersi di riportare.
Il valor vostro, Donna, il cor m'incende, lega ogni mio disir, m'impiaga il petto; e l'alma del suo mal sente diletto, dal ben ch'ella in voi vede, ode e intende. M'infiamma il divo raggio onde risplende il chiaro vostro angelico intelletto; da i novi accenti è avvinto ogni mio affetto, e da' begli occhi il colpo al cor discende.
".... La tua vista spirituale si ripieghi sul tuo essere interiore. Domanda a te stesso se tu sei contento di te stesso. A qual esito sei giunto avendo per unica guida il tuo intelletto! Voi siete giovine, voi siete ricco, voi siete intelligente. Che avete fatto di tutti questi doni? Siete contento di voi e della vostra esistenza? No, l'aborro.
La Gnoli fa seguire immediatamente alla Notte delle catacombe, l'Inno di Omero al Sole, e ci libera dal brivido delle catacombe con la contemplazione della Fonte di ogni luce e di ogni intelletto. In questi canti parla una spirito religioso; e sembra davvero che la Gnoli eccella specialmente nella grande lirica contemplativa. Ella tentò, con minor fortuna, il dramma lirico con Torquato Tasso a Sorrento. Ma questo genere melodrammatico non era più tollerato; il Pastor Fido e l'Aminta non ci fanno anch'essi più veruna impressione. Il melodramma può ancora avere un valore ed un contenuto artistico, quando è trattato con abilit
90 Poi cardinale appar, ma giovinetto, sedere in Vaticano a consistoro, e con facondia aprir l'alto intelletto, e far di sé stupir tutto quel coro. Qual fia dunque costui d'et
Buon giovine e forte intelletto! pensò la donna gentile. Se fa il medico, salir
Elli givan dinanzi, e io soletto di retro, e ascoltava i lor sermoni, ch’a poetar mi davano intelletto. Ma tosto ruppe le dolci ragioni un alber che trovammo in mezza strada, con pomi a odorar soavi e buoni; e come abete in alto si digrada di ramo in ramo, così quello in giuso, cred’ io, perché persona sù non vada.
Non vedete le lacrime sue? che son altro le lacrime che il sangue dell'anima? E se pur sète tanto cieco e sordo che non volete udirla né vederla, ve lo dirá all'ultimo la sua morte che sará tra poco; anzi uccisa dalle vostre mani, morta l'abbracciarete e la basciarete. Ma voi che sète di cosí bel giudicio, di cosí raro intelletto e discortese cosí altamente, come non ve ne accorgete?
Tale è il concetto d’un suo madrigale che si legge fra le rime di messer Cino. Ella di nobil gente, di squisito intelletto d’amore, ben s’addiceva che con l’arte del canto e del toccare il liuto, si fosse data a coltivare le lettere rifiorenti allora in Italia, e nobil palestra d’ogni civile persona. Angelica creatura veramente era essa.
Coro Iste coetus psallat lætus! Papa Questa bestia parla schietto, Ha criterio ed ha intelletto; Ma le sue profezie si porta il vento, Ch'ha vecchia moglie, e terminò l'argento
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