Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 14 maggio 2025


Ma che prima fusse disradicata la tua insaziabil mandibula infin dalle fauci, che mai potessi abligurire. Ma vegnamo al quatenus. LARDONE.

OTTAV. Saviezza in te fallace or tanto fia? Puoi dunque esser crudo da rimirarmi straziata in preda della rival feroce, a cui mia vita poco par, se mia fama in un non toglie? Lasciarmi esposta alle mal compre accuse d'ogni ribaldo hai core? alla efferata del rio Nerone insazíabil ira? SENECA ... Oh giorno infausto! Or perché vissi io tanto?

A calmar quelle ambasce e que' terrori E a consolarsi fra i soavi amplessi Dell'innocente vergine, il cruccioso Padre venìa talor. Con duri modi L'aspreggiava e garriala del suo pianto, Poi commoveasi e l'abbracciava, e preci La supplicava d'innalzar pe' guelfi. E nelle rughe della smorta fronte Ella più e più leggea del genitore I sinistri presagi. Insinüante Sonava un non so che nella pietosa Voce di lei che costringea il canuto A poco a poco a palesarle occulti Sempre novi dolori. Un le disse: Più non pregar pe' guelfi! abbandonati Siamo da Dio! Deluse ha mie speranze Il superbo Manfredo: i miei consigli, I preghi miei non cura. Adulatrici Parole ei vuol; darle non so. Un drappello D'infami lusinghieri applaude a tutte Sue tirannie, le suscita, il fa cieco Stromento a loro insazïabil sete Di tesori e vendette. Apportar senno Volevamo e giustizia; abbiam delitti E stoltezza apportato. Ad uno ad uno Da noi si dipartìano i prodi amici: Pochi omai siamo ed esecrati, e all'orlo Dell'estrema ignominia! Oh sciagurate Voci! oh misero padre! I vaticinii Ecco d'Ugo avverati! Il reo vessillo Lascia tu dunque di Manfredo: accetta Di Tommaso la grazia! È tardi, o figlia! Errò Manfredo, ma infelice il veggo: Mai da prence infelice non si scosta Fuorchè il vigliacco! Oh padre amato, pensa... Che vigliacco non son, che con Manfredo Debbo cader. Mai di vigliacco taccia Ad Eleardo non darassi. Ei corse Quando da noi si svincolò, a bandiera D'un prence espulso: audace era il partito, Ma generoso. Non così oggi fora, Correndo a sir cui la fortuna arride. Cessa il tuo supplicar, cessa il tuo pianto: Dimane si combatte, e se non opra Per noi prodìgi Iddio... dimane, o figlia, Più non hai padre! Oh feri detti! Io vengo L'ultima volta a benedirti forse: Con vigor di te degno, odimi: stirpe Di codardi non siam. Tergi le ciglia, Frena i singhiozzi; te l'intìmo. Ascolta: Un patto pongo al benedirti. Quale? Bada che guelfo io moro, e maledetta Sar

Parola Del Giorno

guicciardino

Altri Alla Ricerca