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Aggiornato: 19 giugno 2025
Più facile sarebbe il compito, se volessimo introdurre forze appartenenti alla natura organica. Qui è immenso il campo delle supposizioni plausibili, potendosi immaginare infinite combinazioni capaci di soddisfare alle apparenze, anche con piccoli e semplici mezzi. Vicende di vegetazione su vaste aree e generazioni d'animali anche minimi in enorme moltitudine potrebbero benissimo rendersi visibili a tanta distanza. A quel modo che un osservatore posto nella Luna potrebbe avvedersi delle epoche, in cui sulle nostre vaste pianure succede l'aratura dei campi, il nascere e la messe del frumento; a quel modo che il fiorir dell'erba nelle vastissime steppe dell'Europa e dell'Asia deve rendersi sensibile anche alla distanza di Marte per una variet
«E noi, fratelli, che non abbiamo altra chiesa che lo spazio, cioè, l'Infinito, altri luminari che le stelle infinite, altro Dio che la ragione, la scienza, e l'intelligenza infinita che regola i movimenti, le combinazioni, e la trasformazione della materia infinita, noi siamo condannati da codesti nemici dell'Umanit
Infinite altre cose pensavo; e la volutt
Questi cinque stati predecti sonno come cinque principali canali de' quali e' quattro dánno abondanzia e infinite varietá di lagrime, che tucte dánno vita, se sonno exercitate in virtú, come detto t'ho. Come infinite? Non dico che in questa vita siate infiniti in pianto, ma «infinite» le chiamo per lo infinito desiderio de l'anima. Sí che sonno unite fuoco e lagrime, cioè desiderio affocato.
Veduto hai dunque come sonno infinite, che pure in questa vita medesima non è lingua sufficiente a narrare quanti diversi pianti si fanno in questo stato decto. Ma hocti decta la differenzia de' quattro stati delle lagrime. Del fructo de le lagrime degli uomini mondani. Restoti a dire del fructo che dá la lagrima gictata con desiderio, e quello che adopera ne l'anima.
Spirava una fresca brezza mattutina, il cielo era sereno, l'aurora tingeva i monti d'un roseo dorato. Il sorriso della natura mi faceva male. Avevo in saccoccia la chiave di casa, entrai come un ladro, penetrando con precauzioni infinite nella mia stanza per non essere sorpreso in quello stato miserevole dalla Rosa.
Egli aveva promesso di trovare per la via di ponente l’isola di Cipango e le regioni estreme dell’Asia, famose per infinite ricchezze. In quella vece, aveva trovato delle isole abitate da selvaggi, ignudi la più parte come Adamo ed Eva innanzi il peccato. Guanahani, Cuba, Haiti e via discorrendo, potevano esser considerate altrettante aiuole del Paradiso terrestre.
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