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Aggiornato: 28 giugno 2025
«Io passavo tranquillamente l'esistenza colla mia Rebecca, nel ghetto di Roma, con una piccola bottega da merciaio. Non ero ricco, ma potevo, col mio commercio ed una vita sobria, essere indipendente da chicchessia.
E' certo anche che, se egli si è voluto affermare forza indipendente e superiore alla nazione, ha in parte implicitamente reso possibile, e non voluto evitare, lo scontro.
Egli nelle veglie della sera racconta a' suoi cari la privazioni, i pericoli, le pugne indurate a pro' dell'Italia, e colla fronte alta dice: Io nessuno ho servito, ma il mio paese! Com'è bella la vita dell'uomo indipendente! E per esserlo, basta conformarsi alla propria condizione.
Il desiderio di rimanere indipendente, non solamente da altrui ma per cosí dir da me stesso, da ciò che possa essere in me men ragione che sentimento, mi fece fermarmi all'anno 1814.
Un urto, una discordia, una separazione fra la religione e lo Stato non era neppure imaginabile; la religione era necessariamente l’ancella dello Stato, perchè era lo strumento necessario, il fattore indispensabile della sua conservazione. Il Cristianesimo perseguitato portò nel mondo il concetto di una religione che si costituisce come una forza indipendente dallo Stato.
Un dubbio gravita ora sulla sua tomba. Volle egli l'Italia una, ovvero un gran Piemonte un regno d'Italia del Nord o tutta la Penisola indipendente?
Gli è questo pure il mio parere personale, riprese Tiberio; sopra tutto dopo l'ultima conversazione che abbiamo avuto insieme. Ma i partiti sono fatti così: guai a chi per il suo portamento indipendente, figlio di una coscienza pura, d
Sia un'Italia concorde e ricca di quante idee e virtú politiche, ma povera di braccia militari, ella rimarrá ciò che è: sia un'Italia anche discorde, e senza altra idea o virtú che di sapere andare e stare sui campi di battaglia militarmente, ed ella sará indipendente. Quattro milioni non servono in somma a liberarne ventiquattro.
Accenneremo pure che Simone fratello e successore di Giuda fu il primo principe ebreo che coniasse moneta col proprio nome; e che Giovanni suo figlio, dichiarato indipendente dai Romani, trovandosi abbastanza potente da farsi rispettare dai suoi vicini, inquantocchè possedesse quasi tutto l’antico regno d’Israele e di Giuda, assunse il titolo di re, estinto appo gli Ebrei gi
Sui primi diremo: che per quanto Mosè considerasse eccellenti le disposizioni da lui prese, e da noi in parte esaminate, onde tutti i componenti della repubblica da lui fondata potessero vivere in condizione agiata ed indipendente; tuttavia non poteva illudersi, come veramente non si illuse, sulla possibilit
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