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Aggiornato: 8 maggio 2025
mugghiava con la voce de l'afflitto, si` che, con tutto che fosse di rame, pur el pareva dal dolor trafitto; cosi`, per non aver via ne' forame dal principio nel foco, in suo linguaggio si convertian le parole grame. Ma poscia ch'ebber colto lor viaggio su per la punta, dandole quel guizzo che dato avea la lingua in lor passaggio,
E il letto pensa al disgraziato amore Ch’egli protesse, e che le membra grame Di due fanciulli procreò a la fame, O del tugurio maledetto amore!... E scricchiola fra i brividi: Chi il dritto Diede a la donna schiava e mal nudrita Di crear per un bacio un’altra vita D’angosce?... amor pei poveri è delitto.
E se non fosse ch'io drizzai mia cura, quand'io intesi la` dove tu chiame, crucciato quasi a l'umana natura: 'Per che non reggi tu, o sacra fame de l'oro, l'appetito de' mortali?, voltando sentirei le giostre grame. Allor m'accorsi che troppo aprir l'ali potean le mani a spendere, e pente'mi cosi` di quel come de li altri mali.
mugghiava con la voce de l’afflitto, sì che, con tutto che fosse di rame, pur el pareva dal dolor trafitto; così, per non aver via né forame dal principio nel foco, in suo linguaggio si convertïan le parole grame. Ma poscia ch’ebber colto lor vïaggio su per la punta, dandole quel guizzo che dato avea la lingua in lor passaggio,
Questi parea che contra me venisse con la test'alta e con rabbiosa fame, si` che parea che l'aere ne tremesse. Ed una lupa, che di tutte brame sembiava carca ne la sua magrezza, e molte genti fe' gia` viver grame, questa mi porse tanto di gravezza con la paura ch'uscia di sua vista, ch'io perdei la speranza de l'altezza.
Egli lo sapeva finalmente, e stava con fanciullesca cura a pronunziarlo, non come si fa a Genova, ma scandendolo in tre sillabe: Lu-i-sa, e sibilando un tal poco l'esse, alla maniera toscana. E' non era un nome strano, di quelli che certi capi scarichi impongono alle bambine, per dare importanza di eroine da romanzo o da dramma alle loro creature grame.
Sognatori incorreggibili; Fervidissimi credenti; Cranî vasti e cranî piccoli Dai cervelli turbolenti; Furibonde crëature Piene d'ansie e di paure; Vociatori allucinati Dagli spettri torturati; Barcollanti paralitici Avviati alla demenza; Infelici, cui sovreccita L'epilettica potenza; Pellagrosi, a cui la Fame Dissanguò le carni grame Per dipingere le rose Delle mense sontüose;
Parola Del Giorno
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