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Aggiornato: 7 giugno 2025


La crisi finanziaria intanto saliva. Raggiri colpevoli riuscirono a far cadere di tanto il credito della carta della repubblica, da non potersi scontare se non al 41 o al 42 per %. Il contegno dei governi d'Italia e d'Europa si fece sempre più ostile. Difficolt

Noi vorremmo; ma i nostri governi non vogliono. In nome di Dio sorgete e rovesciate i governi. Non avete oggimai esaurito ogni via per indurli? Non vi siete voi trascinati per essi, con sommessione e inudita credulit

I governi collegati vedevano inquieti levarsi o farsi potente una bandiera che mirava a un nuovo riparto d'Europa e che presentivano dovere essere un o l'altro la bandiera dell'Epoca. E deliberarono di soffocarla.

L'epopea si muta in tragedia, tutto fallisce, l'inesperienza dei generali paralizza l'entusiasmo dei volontari, le diffidenze gelose fra i capi disgiungono le forze restanti: poi le antipatie regionali sempre alimentate dai vecchi governi e male sopite nella gioia della prima fusione, infieriscono esasperate da rovesci che la vanit

La nomina di un vicerè, che facesse dimora per sei mesi dell'anno in Milano e per altretanto tempo in Venezia, l'istituzione di una corte e dei grandi ufficiali di essa, la conservazione dell'ordine della Corona ferrea, l'obbligo imposto ad ogni re del regno Lombardo-Veneto di cignersi il capo con la famosa corona dei re longobardi, la divisione del reame in due governi, di cui Venezia e Milano dovevano essere i capiluoghi, la suddivisione dei governi in più province, delle province in distretti e di questi in comuni, e la promessa di un pronto ordinamento del novello reame; tali erano le disposizioni contenute nell'atto promulgato in Vienna il 7 agosto 1815 per la creazione del Regno Lombardo-Veneto.

Ma, nel fondo, è egli forse così sensatamente conservatore come Ratazzi e Cavour. La mercanzia dei tre è la stessa; la bandiera che la copre spiega colori più o meno brillanti. Questa è del resto la storia di tutti i Governi parlamentari dir rosso quando si aspira, e bianco quando si è arrivati.

Tale millanteria, non tollerabile in ogni caso, certamente porta gli uomini alle più arrischiate imprese, alle più splendide scoperte ed all'insofferenza di oltraggi, come lo provarono ai Francesi nella loro impareggiabile rivoluzione; come lo provano ogni volta che si trovano stanchi di governi iniqui.

Viaggiammo insieme a Montepulciano dov'era allora relegato Guerrazzi, colpevole d'aver recitato alcune solenni pagine in lode d'un prode soldato italiano, Cosimo Delfante, tanto quei miseri Governi d'allora s'adombravano d'ogni ricordo che potesse guidarci a sentire men bassamente di noi. Avrebbero, se fosse stato in loro potere, abolito la Storia. Vidi Guerrazzi.

Questo timore ben più legittimo che non siano i titoli di lei sopra il Veneto, deve essere più forte dei sospetti che la turbano e tentano: sospetti, dico, che l'esempio si faccia contagioso, e che altre parti dell'impero pretendano cosa simile. Le condizioni del Veneto sono in ciò singolari. Nessun'altra nazione soggetta all'Austria si trova divisa in da governi opposti, parte esteri e parte suoi proprii: nessuna provincia ha per più di dieci anni dimostrato e con la parola e col silenzio, e con la rivoluzione e con la guerra, e con le carceri e con gli esilii, la coscienza del proprio diritto, l'aborrimento del giogo straniero, la perseverante e concorde volont

L'Italia nel risorgimento non è conquistata come credette il Macchiavelli; non è lo straniero che la soggioga, ma italiani che combattono contro italiani. I minimi governi scompaiono, e siamo allo stato col sovrano e col suddito.

Parola Del Giorno

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