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Aggiornato: 2 maggio 2025
Giudaino, che più tardi assunse il nome di Iscariota, e quindi si fe' chiamare Bartolomeo Majocchi, nacque in un oscuro villaggio della Galilea, da una buona donna che negoziava di coloniali al minuto sotto l'antica Ditta Isacco Balaam e compagni. Quando il nostro Giudaino venne alla luce, la buona mamma era gi
Ponzio Pilato, che non sapeva di latino, fu oltremodo sorpreso e commosso accorciò al professore la croce di San Maurizio, e volle che il giovane allievo lo seguisse a Gerusalemme, dove gli avrebbe accordata una piazza gratuita in un collegio di Ignorantelli. Giudaino accolse con giubilo la profferta, sebbene dovesse abbandonare nella solitudine e nel pianto la sua vecchia madre paralitica.
Il collegio fu soppresso, e Giudaino in premio delle sue rivelazioni, fu elevato al grado di sotto-ispettore di polizia nell'undecimo circondario di Gerusalemme.
L'indole di Giudaino non ebbe a manifestarsi che alcuni mesi più tardi, quando, ricondotto dalla nutrice al domicilio materno, egli diede prova di singolare ghiottoneria, immergendo la testa in un gran secchio di latte e miele, a rischio di morirvi soffocato.
Ma il premio contestato da mille proteste ed a mille recriminazioni, mise il ragazzo a puntiglio. Giudaino, che non mancava di intelligenza, in breve tempo superò tutti i condiscepoli nello studio del greco e del latino. A sette anni egli traduceva Cicerone, e commentava Virgilio.
A dodici anni sapeva fare dei versi; tanto che, venendo a passare nel villaggio il sotto-intendente di Gerusalemme e prefetto degli studi, cavaliere Ponzio Pilato, Giudaino ebbe l'incarico di complimentarlo con un'ode saffica latina.
Ma il nostro Giudaino comprendeva i pericoli della sua falsa posizione. A quell'epoca, nella Giudea, cominciavano a manifestarsi i primi sintomi di ribellione al governo costituito. Giovanni Battista ed altri riformatori si creavano degli adepti colle prediche e colla moltiplicazione delle pagnotte.
Mandami la tua benedizione per la posta con lettera franca, e a mezzo del cavallante qualche libbra di cioccolatte per addolcire i professori.» Giudaino entrò nel collegio, e in breve divenne il Beniamino dei padri. Fece il corso di filosofia, applicandosi in specialit
Nullameno, agli esami semestrali Giudaino ottenne il primo premio, con molto scandalo e molta indignazione dei condiscepoli più studiosi. Più tardi si venne a sapere che il maestro si era lasciato sedurre da parecchi vasi di mostarda a lui regalati dall'allievo. È inutile avvertire che Giudaino aveva rubati quei vasi nella bottega di sua madre.
Giudaino, nel primo mese di sua vita, non dava alcun segno d'indole perversa. Qualche storico maligno pretende ch'egli poppasse il latte della grossa sua balia con avidit
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