United States or Sudan ? Vote for the TOP Country of the Week !


107 O o no che 'l giovin gli credesse, pur la scusa accettò, come discreto: e pel suo meglio allora allora elesse quindi levarsi tacito e secreto, per tema che, se 'l populo vedesse Martano comparir, non stesse cheto. Così per una via nascosa e corta usciro al camin lor fuor de la porta.

Mentre de' genitori i voti accesi Sorgono per la prole benedetta, Stanno i fanciulli all'alta pompa intesi, E ciascun d'essi palpitando aspetta Lo Spirto Santo e la percossa, donde L'alma a patir per nobil opre è eletta. All'unzïone, al tocco, alle profonde Del Vescovo parole, il giovin core Con proposti magnanimi risponde.

I romiti dicean: Fra gli ammalati, che giunti sono in quest'erema valle, noi non vedemmo un uom di peggior cera; egli è peccato un bel giovin pèra. L'abate chiese a Filinor chi fosse e da sua povertá che desiasse. Filinoro un pochetto si riscosse, e parve a ragionar che si sforzasse. Padre diss'egli, divozion mi mosse, perché l'altre speranze omai son casse.

Ei non vorrìa parlar, ma l'occhio nero A lei rivolgere Saprìa soltanto, e col ginocchio al suolo Offrirle alfine il suo core sincero. E tutto dirìa poi con voce lenta: Il lungo attendere, L'antica speme ed il suo giovin duolo, E la brama divina che il tormenta,

Capel bruno, alta fronte, occhio loquace, Naso non grande e non soverchio umìle, Tonda la gota e di color vivace, Stretto labbro e vermiglio, e bocca esìle. Lingua or spedita or tarda, e non mai vile, Che il ver favella apertamente o tace; Giovin d'anni e di senno, non audace, Duro di modi, ma di cor gentile. La gloria amo e le selve e il biondo Iddio.

Intanto alle lor febbri gli abbandono e torno dal giovin Ferdinando, che annegato credono, e da mia figlia a entrambi cara. Exit. Per quanto c'è di sacro al mondo, Sire, Perchè restate in tale abbattimento?

Menenio Agrippa ha detto Che le nazion son uomini viventi; Chi ne forma la testa E chi ne forma il petto, Chi le braccia e chi il ventre; ed a me pare Che l'esercito sia Il giovin sangue della patria mia.

Biasmo gagliardo quindi al giovin davi Che ti dicea suoi forsennati amori; E l'atterrarsi, codardìa nomavi, Sotto qual siasi incarco di dolori; E sua vita serbar gli comandavi Per la piet

Bada, o giovin bollente, omai tremenda Splender la luce di quel re straniero Che di Napoli al serto altre aggiungendo Minori signorìe, stende sue lance Di castello in castel, di villa in villa, Fra' Romani, fra' Toschi e fra' Lombardi, E feudi suoi non pochi ha in Monferrato E in Piemontesi sponde. A molti egregi Dubbia piet

Quì fatto singolar d'alto sapere, Le glorie sue presso ciascun son note; Costui simiglia il mostro, e tra le schiere Del morto Turacan trova il nipote; Giovin superbo, che le chiome ha nere, E che di negro pelo empie le gote, E ch'orgoglioso, e che soverchio osando Non tende l'arco, e non si cinge il brando.