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Aggiornato: 3 giugno 2025
Il ministero Giolitti, che si era chiarito sistematicamente partigiano e ingiusto, privo di ogni sano concetto della sua missione nel periodo degli scioperi agrarî, si rivela di una fenomenale debolezza e trascende ad altre violazioni della legge o le permette e le incoraggia nella fase successiva dei tumulti, che chiameremo comunali.
Giolitti, continuando a valersi della partecipazione e dell'appoggio nostro al suo governo, continuare a secondare questa tendenza, far suo, per quanto le esigenze di una politica positiva permettono, questo programma? Intende avvalorarlo con le forze che un governo può legittimamente ed onestamente, dare alla diffusione nel paese delle idee ed al prevalere degli uomini di parte radicale? E l'on.
Conscio di questi due pericoli, a Messina prima, in una visita al Fascio dove ebbi consenzienti Petrina e Noè e poscia a Marsala in un pubblico discorso col plauso consenziente dei convenuti e di molti che sono stati poscia condannati iniquamente come promotori di disordini (tra i quali il Montalto) avvertii i pericoli, che minacciavano il moto dei Fasci, il quale paragonai ad un pendolo che, oscillando corresse pericolo di infrangersi, ad un estremo, in uno scoglio su cui stesse scritto: rivolta e all'altro, in un altro su cui stesse scritto: dissoluzione, e caldamente raccomandai a coloro che guidavano il moto di sapere scongiurare tali due opposti pericoli. E nel senso su esposto dissi che l'on. Giolitti erasi reso benemerito colla sua azione delle nascenti associazioni dei lavoratori; la qual cosa a un suo paladino l'on. Nasi parve un paradosso o una contraddizione mia, perchè gi
Giolitti fu ora fiacca ora violenta, sempre impreveggente e inopportuna durante la sua vita normale, si può immaginare quello che divenne all'indomani del 23 novembre, quando pel colpo assestatogli dal Comitato dei sette fu costretto più che alle dimissioni, alla fuga.
Finalmente dopo l'intermezzo comico del ministero Zanardelli, annunziato e disfatto nello stesso momento, l'on. Crispi succede all'on. Giolitti. Chi avvicinò l'on.
Molti deputati sono l'on. De Bellis lo dichiara a ogni momento giolittiani, non ministeriali. Votano anche proposte radicali, purchè sieno persuasi che esse vengono dall'onorevole Giolitti; questi deve esser garante della bont
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