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Aggiornato: 29 giugno 2025


Oh i buoni canonici, nonni senza figli, sugli stalli pontificali, colle armelline del re, si addormentavano, sognando, su le vetriere dei finestroni, le belle scale di Giacobbe che conducono al Dio del perdono.

Adriano spiegava ogni mattino la sua scala di Giacobbe; poi, quando pensava vedere il suo angelo salire e discenderne, gli era il fantasma di Morella che in cima si accoccolava! La riotta però agonizzava. La resistenza si affiacchiva sotto il peso di un attacco che raddoppiava di vigore. Vitaliana subiva il fascino e si accasciava.

Altri gli dicevano: «Fai bene; è stata un'ingiustizia; le ingiustizie non si sopportano». Ed egli rispondeva con un vivo cenno di assenso, quasi di ringraziamento, come uno che si senta compreso, congedandosi con una poderosa stretta di mano da tutti quei vecchi compagni, ai quali lasciava un gradino vuoto su quella scala di Giacobbe che conduce al paradiso del viceammiragliato.

Datevi la briga di salire; non più di venti scalini. Ma alti come i piuoli della scala di Giacobbe; disse sotto voce il frate scudiero. Madonna, vi faccio strada. Sei forte d'ebraico; notò il capitano.

Quinci usciva in compagnia del cervello; ma il cervello come più casalingo rimase in camera, e si adagiò per l'appunto sopra la lettera che Guglielmo aveva scritto alla madre; la palla poi di voglie viaggiatrici prese la finestra.... "Possa Dio seccarti la lingua come il tendine del tuo avo Giacobbe!

Sette erano i giorni dedicati a festeggiare gli sposi come pare che risulti dalle parole di Labano a Giacobbe, dalla storia di Sansone, e dall’uso costantemente mantenutosi sino ai giorni nostri.

Le mani sono di Esaù, la voce è di Giacobbe, diceva Isacco; in voi, voce mani e anima tutto è di Augustulo; imperciocchè la debolezza si accoppii ottimamente con la crudelt

³ Prima della schiavitù babilonese non si trova nei libri santi veruna menzione di nomi speciali dati ad angeli, ma bensì il nome generico di malach adoperato indistintamente per significare: angelo, messaggiere, inviato. Difatti con questo vocabolo troviamo designati i messaggieri che Giacobbe inviò ad incontrare il fratello Esaù; l’angelo che impedì ad Abramo di sacrificare il figlio Isacco; l’uomo apparso a Gedeone per consigliarlo ed incoraggiarlo a prendere le armi per liberare la sua patria gemente sotto l’oppressione straniera; Mosè redentore d’Israele; gli uomini mandati da Mosè al re di Edom ecc. Invece in Daniele, che scrisse all’epoca della schiavitù Babilonese, gli angeli assumono nomi proprii: Michæl che sta alla destra dell’Eterno, Gabriele che sta alla sinistra di lui, Raffaele, Uriele ecc.; e Schammaele, e S

A Farinaccio pareva di vedere rinnuovato in se il caso del patriarca Giacobbe, quando i figli traditori gli posero nelle mani la vesta insanguinata di Giuseppe, ed egli ebbe a dir loro: grazie! Partiva col cuore lacero, e il prete mascagno presumeva avergli dato ad intendere che lo aveva vinto.

Dio d'Abramo, Dio d'Isacco, Dio di Giacobbe, che abiti nell'alto e riguardi gli umili, riguarda a codesta imposizione delle mani che facciamo sul tuo servo; e codeste mani abbiano virtù sullo spirito suo

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