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Aggiornato: 19 maggio 2025


Sono inetti e tradiscono. Tradiscono, non dirò del tradimento volgare che inganna deliberatamente perch'io non so le intenzioni e quindi non le accuso ma del tradimento perenne, ineluttabile, egualmente funesto, di chi si assume un ufficio senza possedere uno solo degli elementi necessarî a compirlo. Vorrebbero Roma, vorrebbero Venezia a chi non sorriderebbe l'acquisto della doppia gemma? ma le vorrebbero dall'Austria, dalla Francia, dalla Diplomazia, da concessioni codarde e fatali al futuro, da mercati colpevoli verso altri Popoli, da interventi disonorevoli, da ogni Potenza, da ogni raggiro, fuorchè dall'Italia e dalla franca, leale, diretta, morale Politica, che dice: son mie; Dio le dava all'Italia: il Popolo Italiano compie i voleri di Dio. Hanno sognato d'avere Venezia allettando l'Austria a impossessarsi delle terre Moldo-Valacche, coi capi delle quali ricambiavano intanto proteste d'amicizia fraterna: sognano d'averla ajutando un giorno l'Austria nella conquista dell'egemonia Germanica, la Francia in quella delle provincie Renane; e, quanto a Roma, l'aspettano Cavour lo dichiarava, applaudito alla Camera dalla conversione del Papa e di tutto l'orbe cattolico. Erano pronti, per avere tre anni addietro Venezia, ad abbandonare ai disegni napoleonici il Centro; abbandonerebbero oggi, per aver Roma, il Mezzogiorno d'Italia. Fiacchi sino al ridicolo, mandarono elucubrazioni rettoriche al Papa, che l'alleato non consegnò. Condannati dall'assenza d'ogni concetto a rinascenti contraddizioni, proclamarono la vuota formula libera Chiesa in libero Stato con uno Statuto il cui primo articolo dichiara il Cattolicesimo religione officiale della Nazione: bandirono solennemente il Diritto del Paese a Roma, poi annunziarono che s'asterrebbero da ogni pratica per tradurre il diritto in fatto, e si tacquero. Da due anni il Papa ha praticamente dichiarato guerra al Regno d'Italia; da due anni escono da Roma, fatta convegno aperto di cospiratori protetti dalle bajonette francesi, bande armate di masnadieri a infestare le provincie meridionali; ed essi si limitano a una impotente difesa. Leggono nel preventivo Francese del 1864 mantenuta la cifra che rappresenta le spese dell'occupazione, e non trovano in coraggio che basti, non foss'altro, a protestare pubblicamente davanti all'Europa e chiederle l'onesta applicazione del non-intervento; e forti del favore dell'Inghilterra e dei Popoli quanti sono non hanno core, dacchè guerra non osano, di dire almeno a tutti, Papa, Francia, Governi e Popoli: «Lo straniero occupa ad arbitrio la nostra Metropoli e una zona di frontiera della nostra terra; l'Europa è inerte; il Diritto è muto per noi; l'azione legale ci è contesa: noi lascieremo aperta la via ai rimedî anormali. Collocati fra l'usurpazione altrui e il diritto dei nostri, lascieremo ai nostri libert

Siccome la maggior parte dell'uditorio non intendeva niente alle elucubrazioni dottrinarie del dottore, così le trovava sublimi. Per gl'idioti il sublime sta nell'ignoto. Egli continuava con sussiego magistrale: Il brando e il pugnale sono i soli arnesi degni degli eroi da tragedia, il veleno è cosa volgare, buono pei drammi prosaici dei teatri diurni.

Ascoltando le dotte elucubrazioni dello scienziato, qualche socio credeva di scorgere nel fondo della propria coscienza un germe fosforescente di pazzia, come si vede una fiammella attraverso un vetro appannato.

Dopo lo spasimo e la fame vennero i vermi e la dentizione, e il buon babbo somministrava lo sciropetto di cicoria, fregava le gingive della bimba col dentaruolo di avorio; ma quelle tribolazioni di bambinaia e di balia aggiunte alle fatiche del foro, alle elucubrazioni del giornalismo, ed alle manipolazioni della cucina furono superiori alle sue forze, non tardarono a riuscirgli insopportabili, e volendo egli lottare con vani tentativi di resistenza, finirono per opprimerlo completamente e gettarlo in letto con una grave malattia.

Se dovete vivere in campagna, essa aggiungeva, avete bisogno d'un orto; se sapete coltivarlo ne caverete degli utili, e poi imparerete anche a coltivare i fiori. Le promettevo di occuparmene seriamente... ma quando aprivo il mio Ortolano dirozzato, e leggevo quelle elucubrazioni sulla cultura dei cavoli, il libro mi cadeva dalle mani, e contro mia volont

L'Anna Bolena porgeva dunque di nuovo alimento alle conversazioni, alle elucubrazioni dei buongustai fiorentini. L'ultimo colpo, che Antonietta aveva ricevuto a Venezia, era stato tremendo. Tornata, o piuttosto trasportata al palazzetto, in cui dimorava, le si mise addosso la febbre e per varii giorni non uscì dalla camera. Appena ristabilita, volle subito partire.

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