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In men ch'io noi dica il Campo Vaccino e poi le vie di Roma diventarono fiumi di fuggenti. Elmi, sciabole, fucili, si trovarono seminati sul lastrico delle vie e più feriti vi furon dagl'inciampi in quelle armi che da mano nemica. Molti incespicando rovesciati cagionavano la caduta dei vegnenti dimodoché in certi luoghi si trovavano qua e col

No, non ancora; non mi pareva il momento. Erano anche così poco trattabili! Se, Dio guardi, mi fanno oggi la seconda di cambio, vi assicuro che non ricorro neanche al consiglio di ammogliarli. Ma veniamo al fatto. Iersera, quando ci siamo lasciati sul ponte, mi hanno accompagnato tutti e tre, secondo l'uso, che a quell'ora tarda non mi dispiace nemmeno. Saliti al Roccolo, sono entrati, si sono seduti qui, muti, accigliati, come un terzetto di giudici. Non volevano il ; ma lo volevo prender io, e l'ho preparato; si son rassegnati a sorbirlo, ma trovandolo amaro. Nessuna allusione alle indagini del mattino; solo uno, il Martorana, mi chiese di punto in bianco: "vi è passata l'emicrania?" Non ancora del tutto; risposi. Quindici minuti dopo, si congedarono. Ma se erano stati muti nel mio salotto, diventarono loquaci all'aperto, specie in fondo alla villa, dove Clarina li ha uditi. Clarina è la mia cameriera; ed è fuori spesso e volentieri, quando io non ho bisogno di lei. Credo, tra parentesi, che ci abbia l'innamorato, un giovane muratore di qui. Vorr

La figura leggendaria di Garibaldi aveva accesa la fantasia delle monache palermitane, le quali ne diventarono santamente innamorate. Ogni giorno comparivano alla residenza del Generale copiosi doni di canditi, di cotognate, di buccellati, di bocche di dama, adorni di filigrane, di nastri ricamati e d'ogni qualit

Persuasi il librajo ad ammettere annunzî di libri da vendersi, coll'aggiunta di due o tre linee quasi a definirne il soggetto e m'assunsi di scriverle. Fu quello il cominciamento della mia carriera di Critico. A poco a poco gli annunzî impinguarono e diventarono articoli. Il Governo, assonnato allora come il paese, non se ne avvide o non se ne curò.

E l'ultimo e il più grande fra loro fu il figlio d'un falegname per nome Ildebrando, frainteso anche oggi dai più. Poi, perchè il regno di Dio non può scendere sulla terra se non per l'opera libera e pur concorde di tutti, quegli uomini tradirono Popoli e Dio, e fornicando cogli oppressori delle Nazioni, diventarono e sono veramente i Vicarî del Genio del Male, da sterminarsi per sempre.

Ogni politeismo è naturalmente tollerante; serbando gli dèi propri, ammette a secondari gli dèi stranieri. Del resto, tali religioni, tutto esterne di natura loro, erano in Grecia diventate giá indifferenti a chiunque vi s'internasse colla filosofia; e cosí diventarono ai romani quand'ebber bevuta quella filosofia.

Quelle gambe pesanti e rudi balzavano per la cucina, intorno alla tavola, picchiando calci contro le sedie e le panche del focolare; le faccie diventarono rosse e, in mezzo al frastuono, alla polvere, ai canti, si videro anche i vecchi a sorridere, il vino bagnò le pietre del suolo, qualche scodella cadde in frantumi: l'ebbrezza invase tutti i cervelli e i poveri diavoli dimenticarono di essere poveri diavoli.

E al Vascello le parti erano cambiate. Gli assalitori di prima diventarono gli assaliti; i francesi sboccavano da ogni parte; ma i legionari protetti dal massiccio edificio, convertito in fortezza, folgoravano da cento feritoie la morte. Il Vascello, avvolto da una bufera di fuoco resisteva impavidamente.

Finchè vendeva prodotti coloniali, Arrigo Beyle non era ancora un grande scrittore; e il Daumier non era un maestro del disegno e della caricatura quando faceva da scrivano presso un avvocatello; diventarono poi, cambiando strada, arrischiando tutto per tutto....

Arricchiti di ricordanze erudite, eglino si lasciarono sedurre dalla vanagloria che suggeriva loro di far pompa degli studi fatti; e secondo che quelle ricordanze piú venivano mischiandosi col naturale sentimento poetico, i componimenti loro diventarono uno screzio di cento colori.