Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 16 settembre 2025
Margherita Ah! L’antiquario.... Pietro Margherita Sì, sì.... Pietro Bello non è, e neppure giovanissimo.... Ma ha una buona clientela, è un negoziante intemerato, vende per roba antica tutto ciò che gli pare e piace.... Insomma, è un uomo per bene che ha parecchie dita di cervello e, all’occorrenza, ha anche tanto di cuore. Ieri, poveretto, voleva per forza prestarmi cinque lire.... Margherita
S'affrettano come ladri... Sono grotteschi intrusi... sono stranieri per me! Sono le dita d'un altro... le dita d'un morto!... Non siamo forse gi
Si pose a sfogliare le rose, lasciandone cadere i petali nella cassa, come una pioggia delicata; buttò via gli steli nudi e verdi. Poi sfogliò i gelsomini che le cadevano fra le dita, lievi ed olezzanti. Rimase a guardare l'opera sua, tutta sorridente. Zia Angiolina crollava il capo con la sua grand'aria sentimentale. Che faceva il ventaglio nero, laggiù, nell'oscurit
Significai ancora a V. S. tutti li progressi che aveva fatti questo signore fino a quell'ora, per dita mia lettera.
«Ve lo prometto.» «State di buon animo.» «Sto.... ma andate.» «Vado. E qui che sentite?» domandò il Caserta, premendolo con la manca presso la ferita. «Dolore!» «E qui?» scorrendo con le dita, e toccandogli la clavicola sinistra. «Dolore!» «E qui?» «Mo.... orte!»
M'avvolse la Notte nella sua ombra, come nelle pieghe di un ampio mantello, prendendomi le mani fra le sue molli dita di pasta. A passi lenti io seguivo la Notte, vecchia mezzana, verso i sinistri bassifondi dell'anima mia, via pei vicoli postribolari delle mie vene, in fondo alla mia carne, citt
Il signor Guizot si faceva piccino piccino per scivolare tra le dita dell'Austria. Pio IX tuonava. Carlo Alberto stava in agguato, in aria torva e selvaggia.... e che so ancora. Tutto ciò abilmente frammisto a speranze onde provocare a terrore, onde paralizzare l'azione. Gabriele si ravvicinò. Filippo parlava alto; non vi era dunque indiscrezione ad udire.
Sola sei, con la nera ombra difforme tua, che t’insegue sul pallor sidereo del marciapiede. E fredda, nel cinereo volto di sfinge e dentro il cuor che dorme. Pur ieri ardevi sino alle midolla del fuoco per cui sol bella è la vita. Chi ti strappò l’anello dalle dita?... Chi a te del sogno inaridì la polla?...
Alfine, alfine il mio cuore si bagna ed è gioia suprema! nella notte mendace e divina, piena di filtri amorosi come una coppa fatidica dall'orlo fiorito di stelle che tocca lo zenit!... Alfine, alfine il mio treno si tuffa ed è l'estasi! in questa notte plenaria, sotto l'intenerimento delle stelle inebbriate che s'assopiscon tenendo fra le dita morbidi fiori di turchese!...
Ida dunque aveva aperto il cembalo e lasciava che le sue belle dita errassero alla ventura sui tasti, quando a un tratto il conte entrò cosa insolita a quell'ora. Era vestito con molta cura ed il suo viso sembrava irradiato da una espressione di contento.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca