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Aggiornato: 4 luglio 2025


Quel diamante, fiammeggiando sugli occhi di Ramengo, gliene dovette richiamare alla memoria uno somigliante, che aveva altre volte posto in dito alla sua Rosalia, e poi trovato nella capanna di quei mulinaj sul Po.

La vigilia era uno sgabello alto da terra un braccio e mezzo, col sedile acuminato a punta di diamante, e largo poco più di un palmo; la spalliera pari. La mia storia non si fermer

Io non vedo per l'Italia nostra, fuori di essa nelle province confinanti, tanta copia di rubini quanta a' tempi d'oggi se ne vede di diamanti; e pure val piú il diamante del rubino, data paritá di grandezza, nettezza e lavoro. Dunque non è la sola raritá che fa valere il diamante. Lo stesso può essere dell'oro.

E dandole il braccio l'accompagnò fin sulla soglia. Quand'ebbe richiusa la porta dietro a sua madre e a suo fratello Eugenio, egli s'avviò pian piano al suo banco, accese una lampada ad alcool, e tirò fuori da un cassetto una catenella d'oro di cui s'accinse a saldare le maglie con la stessa minuziosa sollecitudine con cui avrebbe cesellato una coppa o sfaccettato un diamante.

1 Qual duro freno o qual ferrigno nodo, qual, s'esser può, catena di diamante far

L'acqua è diamante liquido; abbraccia bene, penetra e scioglie, purifica e rallegra, canta bene e non istuona mai, salvo a maritarla col vino.

Voi credete dunque, milord, che le bellezze europee sono una mercanzia di scarto, cui Dio lascia cadere sul continente, riserbando per l'Isola la prima scelta assolutamente come voi fate per i vostri prodotti dell'India? Sensate, madama. Io aveva sempre creduto che il fiore valesse meno del diamante. Voi venite stassera a confondere i diamanti e li umiliate col fiore.

Estebano ed Elisenda levavano in su gli occhi e il mento; la nascente lanugine delle guancie d'Estebano toccava la guancia d'Elisenda come l'ermellino ducale tocca il velluto principesco. Gli sguardi dei due giovanetti adagiati erano fissi sulle faccette d'un grosso diamante, che folgorava più d'ogni altra gemma.

Ella che, prima, quando l'amavo e non ero ancora geloso, mi sembrava trasparente come un cristallo, limpida come un purissimo diamante.

S'avea creduto quella gente pazza che le dovesse far poche contese, quando indosso gli vedea corazza, scudo in braccio, alcun altro arnese; ma non sapea che dal capo alle piante dura la pelle avea più che diamante.

Parola Del Giorno

serafica

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