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Tese la dritta armata di pistola, mirò un secondo e fece fuoco. La detonazione fu seguita da un urlo straziante e uno dei beduini capitombolò al suolo cadendo sulla torcia che portava. Aiuto! rantolò il poveretto, dibattendosi e cercando di alzarsi.

Non erano ancora trascorsi due secondi che al di fuori s'udiva una detonazione accompagnata da un grido straziante. Elenka si precipitò verso la porta, ma retrocesse quasi subito fino all'estremit

Dopo ciò, procedendo a tentoni, ma rapidamente, Monti trovò la porta, ed uscì sulla via. Era giunto appena nella vicina piazza di Scossa-Cavalli, che una detonazione spaventosa lo avvertiva che la mina era scoppiata. Ultimi sforzi. Lo scoppio della mina non produsse quell'effetto che il Comitato di Salute Pubblica erasi ripromesso.

Nessun grido tenne dietro alla rumorosa detonazione della carabina; l'arabo fece atto di slanciarsi dietro a colui che fuggiva, ma Fathma lo arrestò. Era una scimmia, diss'ella. Non ne vale la pena. Mi parve un uomo; una scimmia non avrebbe gettato quel grido. Tanto peggio per lui. Io l'ho veduto cadere e a quest'ora sar

Fe' alzare il suo cavallo dilombato da tante corse, vi appese ai fianchi una dozzina di otri, salì in sella e dopo di aver cangiata la polvere al suo moschettone partì alla carriera. Dieci minuti dopo scompariva dietro le colline di sabbia. Era trascorsa appena un'ora quando una rumorosa detonazione d'arma da fuoco fece saltare in piedi Omar e Fathma.

All'ordine del giovane capitano, tratto dal drappello il signor Basilio ormai fuori di , venne sull'istante bendato e colle mani a tergo fatto inginocchiare sul nudo terreno nello stesso luogo ove aveva esploso. Un plotone di soldati caricò gli archibusi. Ch'ei pera della morte dei malfattori, gridò il giovane ufficiale; fuoco! S'intese una detonazione.

Ma la giustizia di Dio è inesorabile. Quella detonazione di artiglieria annunziava che erano giunte pur troppo armi straniere alle mura della citt

Fathma e Omar si erano arrestati ai piedi di uno di quei colossi per prendere un po' di riposo, quando a sei o settecento metri lontano echeggiò improvvisamente una detonazione seguita poco dopo da un formidabile ruggito e da un grido straziante.

Gervaso fece ancora alcuni passi e s'arrestò. Oramai distava pochissimo dal conte, lo prese di mira, indi si udì un'altra detonazione, ampia, cupa come la prima. I padrini chiusero inorriditi gli occhi; ma il conte era in piedi, le gambe però gli tremavano sotto, pose una mano sul ventre e camminò ancora muto, inesorabile nella sua marcia.

Indietro, Fathma! urlò Omar, spingendola bruscamente da un lato. Arrendetevi! intimò una voce furiosa. Il negro invece di rispondere afferrò il fucile per la canna, lo rialzò, puntò una delle sue pistole e fece fuoco. Un urlò accompagnò la detonazione, poi seguì il rumor sordo di un corpo che cadeva a terra. Ah! cani! vociò Fit Debbeud. Mi assassinano la gente!