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Aggiornato: 17 febbraio 2025
Ond'io: <<Maestro, il mio veder s'avviva si` nel tuo lume, ch'io discerno chiaro quanto la tua ragion parta o descriva. Pero` ti prego, dolce padre caro, che mi dimostri amore, a cui reduci ogne buono operare e 'l suo contraro>>. <<Drizza>>, disse, <<ver' me l'agute luci de lo 'ntelletto, e fieti manifesto l'error de' ciechi che si fanno duci.
Nel cielo del loro matrimonio non hanno mai veduto luna, nè di miele, nè di fiele. Sul loro capo brilla sempre il sole, un sole che non scotta, ma riscalda; che non brucia, ma illumina; un sole che non tramonta mai. Insomma, cara figliuola mia, non occorre che io ti descriva più oltre i mariti buoni. Per dirlo con una frase degna di Monsieur la Palisse, ma vera come la verit
È impossibile ch'io descriva quel primo amore che mi trasse all'infinito facendomi rigurgitare l'anima in petto, spandendo il mio desiderio nei liberissimi cieli! Quando raccolsi la cartaccia da notaro che m'era caduta di mano, e quando la riposi in fondo alla sacca, proprio in fondo trovai il mio albo sfogliato, quattro sbiaditi colori d'acquerello, due pennelli arruffati.
Traendo i suoi giorni il piú all'aperto, è naturale ch'egli contempli sempre le bellezze che lo circondano e che le descriva sempre con nuovo entusiasmo; è naturale ch'ogni minuta particolaritá da lui osservata nella natura gli mantenga perpetua nell'animo una serie di sentimenti tutti in armonia cogli oggetti ch'egli vagheggia: sentimenti che vengono poi a mischiarsi con tutti gli accidenti della sua vita.
Ci siamo troppo occupati di lei e non menta il conto di perdere il tempo, disse la principessa accennando al Rosati una poltrona, mi parli piuttosto del teatro e me lo descriva.
Il Monte Severo poi, sebbene Virgilio lo descriva presso le orride rupi del Tétrico: Qui Tetricae horrentes rupes, montumque Severum, nondimeno il Biondo e Leonardo Alberti lo hanno riposto a Montenegro, e il Cluverio a Norcia: ma l'ab. Chaupy lo ha determinato nei monti di Cantalice, oggi Cima di Monte, monti di Corno e Tilia, divisi dal monte Fiscello dalla sopradetta valle del Fuscello.
Ond'io: <<Maestro, il mio veder s'avviva si` nel tuo lume, ch'io discerno chiaro quanto la tua ragion parta o descriva. Pero` ti prego, dolce padre caro, che mi dimostri amore, a cui reduci ogne buono operare e 'l suo contraro>>. <<Drizza>>, disse, <<ver' me l'agute luci de lo 'ntelletto, e fieti manifesto l'error de' ciechi che si fanno duci.
Ond’ io: «Maestro, il mio veder s’avviva sì nel tuo lume, ch’io discerno chiaro quanto la tua ragion parta o descriva. Però ti prego, dolce padre caro, che mi dimostri amore, a cui reduci ogne buono operare e ’l suo contraro». «Drizza», disse, «ver’ me l’agute luci de lo ’ntelletto, e fieti manifesto l’error de’ ciechi che si fanno duci.
Ond’ io: «Maestro, il mio veder s’avviva sì nel tuo lume, ch’io discerno chiaro quanto la tua ragion parta o descriva. Però ti prego, dolce padre caro, che mi dimostri amore, a cui reduci ogne buono operare e ’l suo contraro». «Drizza», disse, «ver’ me l’agute luci de lo ’ntelletto, e fieti manifesto l’error de’ ciechi che si fanno duci.
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