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Aggiornato: 13 maggio 2025
Ma è proprio pieno di cattivi? domandò il dottore; io non me ne sono mai accorto. Tanto meglio per te... tu sei buono... ma io intendo cattivi tanto coloro che insidiano l'onore, le sostanze, gli affetti del prossimo, quanto quegli altri che non si fanno scrupolo d'offendere un amico, per la vanit
Così dicendo si mosse; e Rocco dietro di lui, andava non più come un servitore devoto, ma come uomo messo a guardia d'un infelice, cui stesse per dar volta il cervello. Credeva che il signorino si avviasse per uscire dal borgo, ma stupì vedendolo pigliare per un vicolo che menava proprio nel mezzo di questo. E tuttavia non osò dirgli che forse sbagliava la via. Giuliano non la sbagliava punto; ma camminava diritto per andare in casa a Don Marco, dirgli addio, forse parlargli di quel che aveva visto, e averne conforto di quelle parole di cui soltanto il buon prete conosceva il segreto. Giunto a quella porta, agguantò il martello e fu lì per battere; ma si sentì rimordere di venire a destare un vecchio a quell'ora, e non lo fece. Intanto gli fuggì un'occhiata in su alla casa del signor Fedele, ch'era di contro; e vide illuminarsi la finestra di Bianca, quella finestra ch'egli non aveva mai osato di varcare colla fantasia, dalla tema d'offendere la fanciulla che vi dormiva dentro. Ed ora...? Ebbe uno schianto di cuore non mai provato; mai neanche quando aveva inteso che Bianca s'era sposata: lasciò il martello, e senza dir nulla, ripigliò la via per allontanarsi. E a questa volta uscì davvero dal borgo, e sarebbe andato innanzi chi sa quanto muto; se Rocco mosso da grande curiosit
La vecchia ondeggiò un istante; e in quell'istante capì, quanto le sarebbe poi riuscito amaro lasciare quella casa che si poteva dir sua; quella padrona che l'aveva tenuta più da amica che da serva; per buttarsi su d'una via, in cerca di pane e di ricovero. Se Giuliano partiva, che vi poteva essere di meglio per lei? Avrebbe potuto rimanere tranquilla al proprio posto, chè il pericolo d'offendere Dio servendo un peccatore era bell'e cessato. E quanto a sè abbandonò del tutto il suo disegno; ma quanto al pievano, quel che gli era seguito col signorino, non le riuscì tenerlo sullo stomaco, manco un minuto. Vinta dalla propria natura, e dallo sguardo della padrona, cominciò dall'ambasciata avuta in castello al mattino; e le narrò ogni cosa, sino al modo in cui don Apollinare se n'era andato imbestialito mezz'ora prima. Le eresie buttate dal giovane, e la minaccia del prete di fargliela costar saporita, diedero alla signora il tuffo; e le venne addosso una smania, che le pareva di non poter durare sino all'alba dell'indomani. E se non fosse stata la tema di vederlo intestarsi a rimanere, avrebbe pregato Giuliano a montare a cavallo, e a partire subito segnato e benedetto. Ma si quetò un poco pensando, che alla fine delle fini, per acchiapparlo bisognavano birri, e che a D...., come Dio voleva, di quella roba non ve n'era. Chi sa? forse il pievano aveva minacciato così per minacciare; o alla peggio non avrebbe spacciato uno di carriera per avere da C.... o da altri luoghi man forte. Di l
Intanto che il padre Anacleto, aperto l'uscio, s'ingegnava a dare ai frati chi sa qual ragione del caso suo; i quattro amici camminavano verso C..., narrandolo a Giuliano per filo e per segno. E Rocco ascoltando, annuvolava fieramente, e provava nelle braccia tale un prurito, che se non fosse stata la tema d'offendere il signorino, agguantati volta a volta due dei quattro nequitosi, gli avrebbe sbattuti l'uno contro l'altro, come ciabatte vecchie e polverose. Canzonare a quel modo un frate, gli pareva cosa da essere punita con un buon abisso spalancato improvviso sotto i piedi; e a tratti si turava le orecchie per non udire quel racconto. Nè di questo pigliava diletto Giuliano, troppo occupato dalle proprie cure; ma quando in riga di commiato alla narrazione, uno dei quattro parlò della festa nuziale, seguita quel giorno, e pel padre Anacleto finita con quella burletta; egli si sentì arricciare la vita. E udì da essi, che il frate aveva menato vanto d'essere stato lui a raddurre Bianca nell'obbedienza del padre; a farle preferire l'Alemanno a un tale che amava da morirne; e udendo, colla destra nello sparato della camicia s'abbrancava le carni per modo, che maggior dolore non gli avrebbe recato l'artiglio d'uno sparviero. Gli altri continuavano a dire della cerimonia, dello sposo e della sposa; parevano gli amici di Giobbe intenti a straziare l'amico; ed egli guardando in alto, quasi a chiedere consiglio a qualcuno di lassù: più degli astri che risplendevano silenziosi e tranquilli; più dell'inno che si levava dalla natura verso il regno dell'anime; più dell'amore com'egli l'aveva sempre inteso, gli parve bella la morte. Dunque, colui che gli aveva tolta la donna sua, non era quel soldato straniero, ma un uomo della sua terra, della sua lingua, un frate; quel frate che aveva predicato a D.... la quaresima, e che sua madre aveva tanto lodato? Oh! se non fosse stato il pensiero di lei cui aveva gi
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