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Aggiornato: 16 ottobre 2025


Intorno alla qual cosa credo udirete cose per le quali vi si potrebbe forse meritamente dire le parole che l'autore medesimo dice nel secondo canto del Paradiso, cioè: «Que' gloriosi che passâro a Colco, Non s'ammiraron, come voi farete, Quando vider Giason fatto bifolco». Percioché allora per effetto potrete vedere quanto d'arte e quanto di sentimento sia stato e sia nello stilo poetico, oltre alla stima che molti fanno.

Vi sono dei luoghi insigni per memorie d'arte e di storia o per lo speciale ambiente, nei quali l'anima del visitatore s'appassiona con gentile virtù, e la fantasia, correndo a ritroso del tempo, s'ingagliardisce, rivivendo di fronte ai robusti sembianti degli avi.

HELMER con lieve imbarazzo. Un mio compaesano. Un grande amatore d'arte. Ah! Ah! HELMER piano a Giulia. Non vi si vede più. Sono venuto due mattine laggiù! GIULIA c. s. È stata lei. A Nennele. Mi fai il piacere, Nennele, di scendere dabbasso, dove tengo i miei arnesi di pittura, e di prendermi nella cassetta grande dei colori, quella tavoletta che ci troverai appena abbozzata? Bada che è fresca.

Di quella povera casa, così deserta, tacita, e nuda, essa aveva fatto una dimora piacevole, comoda, popolata di ricordi, eloquente d'insegnamenti, fornita di graziose opere d'arte, un rifugio tranquillo e sereno, che invitava alla pace ed allo studio.

Ma l'Italia non poteva e non doveva avere teatro. Se la Mandragola fosse stata una vera opera d'arte, la sua vita si sarebbe ripetuta e comunicata ad altre opere; invece rimase sola. I capolavori solitari sono impossibili e inconcepibili.

Giulio Nolli soleva parlare così, con aria tra autorevole e beffarda, che lasciava incerti coloro che non ne conoscevano la vasta cultura e il fine ingegno di critico d'arte, s'egli fosse un gran pedante o un pallone gonfiato di vento.

A un giovane d'innegabile ingegno e che fa la veglia d'armi letteraria devesi condonare e perdonare molto riguardo al concetto della sua opera d'arte. La esperienza lo ammaestrer

Io, messere, rispose Tuccio con aria discreta, penso che il povero Spinello sia stato tradito da qualche compagno d'arte, invidioso della sua fama. Perchè, in verit

Noi dobbiamo appunto disegnare queste linee-forze per ricondurre l'opera d'arte alla vera pittura. Noi interpretiamo la natura dando sulla tela queste linee come i principii o i prolungamenti dei ritmi che gli oggetti imprimono alla nostra sensibilit

In questo senso, ogni grande opera d'arte è un simbolo: se non che divien tale spontaneamente, per virtù della propria natura intellettuale. Ma appunto per questo ella conserver

Parola Del Giorno

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